A Tu per Tu con Alessio Crestini, centrocampista Orange DB

Orange Don Bosco, Alessio Crestini : “I miei punti di riferimento sono tutti gli sportivi dilettanti che dedicano tanto tempo a questa attività agonistica senza prendere un euro”
19.03.2018 22:40 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Ufficio Stampa Orange Don Bosco.
A Tu per Tu con Alessio Crestini, centrocampista Orange DB

Cresciuto nelle fila dell’Union team Chimera e valorizzato nell’Indicatore predilige giocare come esterno, facendo affidamento sulla gran corsa e sulla resistenza che lo contraddistingue.

Ragazzo aperto ed estroverso, difetta nella concentrazione, decisamente un aspetto da migliorare nelle prestazioni sul rettangolo di gioco.

Scheda di presentazione per Alessio Crestini, classe 1996, uomo spogliatoio dell’Orange Don Bosco, carico e determinato a lottare fino all’ultima giornata con la sua squadra per il raggiungimento della salvezza.

Ciao Alessio, in che squadre hai militato negli anni scorsi prima di passare agli Orange ?

Prima di diventare un calciatore dell'Orange ho militato 4 anni nell'Union team Chimera, squadra che mi ha insegnato il "mestiere" sin da cittino fino a diventare ragazzo; sono partito nei juniores da fuoriquota, praticamente panchinaro con scarse qualità tecniche e fisiche fino ad arrivare al quarto anno, dove, dopo anni di sacrificio e allenamento ho avuto l’onore di rappresentare la mia squadra come capitano oltre a essere titolare fisso anche in prima squadra; in seguito avendo iniziato l'università a Perugia, non potendomi allenare  regolarmente ho deciso di andare a Indicatore in terza categoria, dove ho trovato un gruppo di ragazzi che giocava per divertirsi sia in campo che fuori. Dopo il fallimento dell'Indicatore è subito arrivata la chiamata di mister Botti che ho accettato subito.

In che ruolo di solito giochi ? Quali sono i tuoi punti di forza e i tuoi limiti come calciatore?

Sono un esterno che può fare ambo le fasi e i lati, non avendo i piedi per giocare a calcio ho sviluppato una grande corsa e resistenza che mi permettono di arrivare al novantesimo ancora fresco, per il resto un'altra peculiarità che mi contraddistingue è l'anticipo. I limiti sono per la maggior parte negli atteggiamenti e nella concentrazione che perdo spesso in campo.

I tuoi pregi e difetti a livello caratteriale come persona

Sono una persona aperta ed estroversa, che aiuta a fare spogliatoio, rendendo gli allenamenti più emozionanti. L'altra parte della medaglia è che ho molto spesso la testa tra le nuvole e ogni tanto poca serietà.

Come passi di solito il tuo tempo libero? Oltre a giocare a calcio, cosa ti piace fare?

Il calcio è il mio tempo libero che riesco a concedermi dopo il lavoro e lo studio. Su a Perugia dove frequento l'università di scienze motorie molto tempo lo dedico a fare il mister come tirocinante, sperando possa diventare il mio lavoro del futuro.

Chi sono i tuoi punti di riferimento nello sport?

I miei punti di riferimento sono tutti gli sportivi dilettanti che dedicano tanto tempo senza prendere un euro, i miei grandi idoli invece sono Marco Tenti e Javier Zanetti

Infine, l'attuale posizione in classifica rispecchia l'andamento del campionato? La vittoria col Tuscar può essere una scossa per il finale di stagione?

Sarò sincero, la vetta della classifica non ci compete ma sicuramente neanche l'ultimo posto, abbiamo una rosa che può garantire la salvezza tranquillamente. La partita contro la Tuscar ha solo confermato la determinazione della squadra che fino all'ultima giornata considera il campionato ancora aperto.