A Tu per Tu con CAPITAN BARDELLI per il suo trentesimo compleanno.

Una data fatidica per Riky Bardelli, capitano della prima squadra dell’Academy. Il “biondo volante” compie infatti 30 anni, una cifra importante
24.03.2018 15:26 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Ufficio Stampa Arezzo Football Academy, Gabriele Malvestiti
A Tu per Tu con  CAPITAN BARDELLI per il suo trentesimo compleanno.

Una data fatidica per Riky Bardelli, capitano della prima squadra dell’Academy. Il “biondo volante” compie infatti 30 anni, una cifra importante che in pratica sancisce il passaggio dalla giovinezza spensierata a qualche cosa di superiore. In pratica i 30 anni sono il viatico per la maturità sia come uomo che come giocatore. Ma il capitano non si fa certo intimidire dai dati e rimane fermamente legato al suo ruolo di eterno ragazzo capace con le sue battute e con il suo modo di fare di tenere unito un gruppo o più appropriatamente, una squadra. La fascia sembra calzargli a pennello visto che è l’elemento capace di farsi sentire in campo e fuori sia dai più vecchi che dai più giovani. Un sorriso che contagia anche nei momenti più difficili e del quale non si può fare a meno. Al nostro capitano quindi gli auguri di buon compleanno nella speranza che la sua verve agonistica ed umana rimanga immutata anche per i prossimi 30 anni. Intanto non può sfuggire una breve intervista che , in questi casi, è quasi di prammatica.
Che effetto ti fa compiere trenta anni?
“Se non me lo dicevi tu, magari non me ne sarei neppure accorto. Scherzi a parte, credo che quando si arriva a questa età si può generalmente pensare che è tempo di mettere i remi in barca e cominciare a fare una vita più caratterizzata da situazioni più lineari e consone ad un uomo della mia età. Per quanto mi riguarda, non penso di cambiare molto e spero di proseguire in questo cammino che, al momento, mi ha dato tantissime soddisfazioni”.
Hai qualche ringraziamento particolare da fare?
“Innanzitutto alla mia famiglia che mi ha sempre supportato nelle mie scelte senza mai crearmi alcun problema. IN questo ambito sicuramente devo molto anche alla mia ragazza, un altro punto di riferimento del quale non posso fare a meno. E poi che posso dire anche gli amici hanno per me un valore aggiunto. Ce ne sono alcuni storici con i quali ho passato anni memorabili ed altri più recenti con i quali ho instaurato un feeeling particolare”.
C’è qualche cosa di cui ti sei pentito in particolare?
“Il pentimento, secondo me, non è una virtù perché se ti penti vuol dire che rinneghi in qualche modo qualche cosa che hai fatto e che ti andava di fare. Se proprio devo pentirmi di qualche cosa però direi il fatto di non essere riuscito a trattenere all’Academy ilmio amico Francesco Zerbini perché in questa fase avrebbe certamente rappresentato un valore aggiunto per la squadra sia dal punto di vista tecnico che umano. Naturalmente scherzo perché era giusto che avendo l’occasione di andare a giocare in promozione , la cogliesse al volo e gli auguro di cuore un fnale di stagione in crescendo “.
Per concludere , che cosa desideri per il futuro?
“Dal punto di vista sportivo spero che la squadra riesca a centrare la promozione in prima categoria perché la retrocessione dell’anno scorso l’ho ancora nel gozzo. Mi piacerebbe regalare questa soddisfazione alla società dove mi trovo benissimo e vivo come una sorta di seconda famiglia. Per il resto naturalmente vorrei il meglio per i miei cari, per gli amici ma anche per quelle persone che stanno attraversando delle difficoltà e che al momento si vedono cadere il mondo addosso. Insomma spero che i prossimi trenta anni siano al top per me ma anche per gli altri”.