A Tu per Tu con Giacomo Bruschi, centrocampista Orange DB

Scheda di presentazione per Giacomo Bruschi, classe 1992 di Arezzo, giocatore polivalente degli arancioni nonché vice allenatore della squadra juniores allenata da Franchi.

Centrocampista centrale ma all’occorrenza impiegato nel ruolo di difensore e terzino sinistro, è in possesso di una tecnica superiore alla media nella categoria oltre che di un buon senso della posizione; cresciuto nelle giovanili dell’Olmoponte, ha militato a Spoiano prima di approdare all’Orange Don Bosco nelle cui fila milita da circa tre anni.

Ciao Giacomo, che ruolo di solito occupi in campo ? Quali sono i tuoi pregi e i tuoi difetti nel rettangolo di gioco ?

Il mio ruolo principale è il centrocampista centrale, anche se quest’anno per sopperire a delle necessità sono stato impiegato sia come difensore centrale che come terzino sinistro; come pregi mi sento di poter dire di avere una tecnica individuale sopra la sufficienza della categoria e un buon senso della posizione, al contrario un mio grande difetto è la poca rapidità e velocità, specialmente nelle brevi distanze che purtroppo sono quelle in media più percorse in questo sport.

Negli anni passati in che squadre hai militato?

Ho militato dai pulcini fino alla Juniores nell’Olmoponte mentre a livello di prima squadra ho giocato a Spoiano (di cui conservo ricordi bellissimi e amicizie ancora coltivate) poi Palazzo del pero per un breve e poco roseo periodo ed infine Orange dove milito da 3 anni.

Come impieghi di solito il tuo tempo libero? Quali sono i tuoi hobby?

Tempo libero ne ho ben poco, quando non mi alleno sono comunque al campo in qualità di secondo allenatore della squadra juniores dell’Orange assieme a mister Franchi con il quale ho un ottimo rapporto di amicizia anche fuori dal calcio..

Quali sono i valori più importanti nello sport e nella vita ?

Nello sport il valore in cui più credo è la volontà e la passione che ci metti nel fare al meglio quello che ai nostri livelli è comunque sia un divertimento oltre a una competizione sportiva.

Un giudizio sull'ambiente Orange, mister e compagni di squadra

Sono ormai 3 anni che sono all’Orange, è un ambiente molto passionale e familiare, a noi “giocatori” non manca niente siamo trattati quasi come professionisti.
Il mister Botti già lo conoscevo prima di approdare in questa società avendolo avuto come allenatore nella juniores dell’Olmoponte, con lui ho un rapporto molto sincero che va dal ricevere sia gli elogi che i rimproveri, sempre però con il massimo rispetto reciproco.

Quali sono i tuoi idoli nello sport e nel mondo dello spettacolo?

Ho iniziato a coltivare la passione per il calcio innamorandomi di Zidane e addirittura tifando Francia ai mondiali del 98 quando avevo 6 anni, solo perché c’era lui a fare da condottiero, ancora oggi metto Zizuo al primo posto dei miei idoli sportivi assieme a Del Piero e Buffon, credo si capisca per quale squadra faccia il tifo.