A Tu per Tu con Marco Brachi

Il tecnico Fiorentino, Marco Brachi, parla di serie D, dell'amicizia che lo lega a Maurizio Sarri,Allenatore del Napoli, e dei giovani e della differenza tecnica, fra serie D e serie C
26.01.2018 18:32 di Antonio Bruno   vedi letture
A Tu per Tu con Marco Brachi

Il tecnico Marco Brachi reduce dalla vita a Maurizio Sarri, Allenatore del Napoli, parla di serie D, del legame che lo lega, al tecnico Partenopeo e del lavoro svolto, per valorizzare i giovani e di quelle che sono le sue potenzialità, tecniche, in attesa di una chiamata importante. Naturalmente, il primo pensiero è la serie D, un campionato che conosce molto bene, visto quanto ha saputo svilupare, in tanti anni di militanza e quindi analizza, le sorprese e le belle riconferme, dei gironi E ed F. Marco Brachi:” Nel girone D le conferme direi :Lentigione e Imolese, anche se, mi aspettavo molto di più da tutte e due e le avrei volute più a ridosso del Rimini, a lottarsi il professionismo. Le sorprese: Sangiovannese e Villabiagio, complimenti a Società e staff tecnico, non credevo assolutamente, avendole viste contro di me che avrebbero avuto questa continuità. Nel girone E, le conferme sono Forte Querceta e Massese, anche se, quest'ultima doveva essere più decisa a lottarsi il campionato. Le sorprese Ponsacco e Viareggio, stanno facendo un percorso bellissimo sopra alle aspettative, complimenti davvero”. Marco Brachi, da sempre, nello svolgere la sua attività di Allenatore ha tenuto come punti di riferimento, Maurizio Sarri, uno che dopo tanta gavetta ha saputo emergere, con decisione e convinzione. Marco Brachi:” Con Maurizio ci lega l'amore per il calcio, quello bello, giocato con palla a terra e con intensità e pressione, in tutte le zone del campo, con la forza di andare sempre in avanti e l'obbiettivo fisso della palla...........è troppo bello seguire i suoi allenamenti”. La serie D, comunque resta una “fucina” di giovani e Marco Brachi, l' anno scorso a Scandicci ha saputo centrare un doppio obbiettivo, quello di raggiungere una salvezza anticipata e senza grossi patemi d'animo e di valorizzare tanti giovani, con i Blus che alla fine si aggiudicano la speciale classifica, “giovani di Valore” e sempre con il bel gioco,come ama definirlo il Tecnico. Marco Brachi:”Nei due anni, sulla panchina dello Scandicci, siamo riusciti afare i Play Off ed una salvezza anticipata, riuscendo ad arrivare primo in classifica, nel corso della stagione. Raggiunto il traguardo della prima posizione e un bel bagaglio di punti, si è puntato alla valorizzazione giovani, con un progetto preciso e con pazienza. Senza mai partire bene, perchè quando vai alla ricerca di un gioco ed insegnare ai ragazzi il tuo modo di pensare calcio, in campo e fuori ci vuole tempo e coraggio. Quindi, sia a Scandicci, come a Forcoli, a Borgo, a Montevarchi, a Castello, ecc. hanno avuto pazienza e fiducia ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Il calcio, probabilmente ha fatto un torno, nel lasciarlo fuori dalle piazze di serie C, una categoria che Marco Brachi, probabilmente, merita di diritto, sulla base della sua esperienza, professionalità e grinta. Marco Brachi:”Come dico sempre, le categorie ci sono apposta e fra D e Lega Pro, la differenza la fanno i giocatori, hanno più qualità e ritmi e la cosa che fa più differenza è che in quella categoria il giocatore ha "testa e pensa da giocatore", cosa che in D gli trovi solo nelle prime della classe, gli altri, hanno teste "spente" per il mio pensiero di calcio e la mia voglia di emergere, mi accorgo di questo purtroppo. Poi è anche vero che una squadra che vince la D, di sopra l'anno dopo non sfigura mai, perchè ho visto partite di Lega Pro e non è che ho visto una qualità eccelsa..........purtroppo come tutto il calcio Italiano”.