L'ex Tecnico della Rignanese, Fabio Guarducci, volta pagina e guarda avanti con fiducia

Fabio Guarducci:"Da Rignano mi porto emozioni indimenticabili ed amicizie a lunga scadenza. Per il futuro, con il mio staff tecnico, sappiamo aspettare".
05.06.2018 17:36 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: La Redazione di Sport a Km 0
L'ex Tecnico della Rignanese, Fabio Guarducci, volta pagina e guarda avanti con fiducia

Fabio Guarducci, dopo Rignano, in attesa di una chiamata, parla dell' esperienza Valdarnese, dell'amicizia che lo lega al DS Manganelli e dell' ottimo rapporto instaurato con il suo staff tecnico, una collaborazione ed un'intesa che merita sicuramente un proseguo. Intanto tre anni trascorsi alla Rignanese, dove si sono raggiunto risultati importanti, non è facile cancellarli, come conferma il Tecnico Fabio Guarducci:”Credo di avere lasciato ricordi indelebili ed aver stretto rapporti personali importanti. Ho con me emozioni indimenticabili ed amicizie a lunga scadenza”. Poi, per quanto riguarda il suo futuro di allenatore, Fabio Guarducci, sulla base, anche dell'intesa raggiunta con il suo staff tecnico, dove in questi anni hanno collaborato, i vari : Nicola Matteucci, Salvatore De Carlo, Daniele Pinzauti, Michele Germino, Andrea Langianni, Massimiliano Cigolini, Corrado Guaragni, il Dott, Fabrizio Cannelli, è consapevole delle proprie potenzialità e continua:” Sono in attesa di trovare una giusta collocazione per me e lo staff eccezionale che ho avuto la fortuna di avere in questi anni a Rignano, sappiamo aspettare e non abbiamo fretta”. Poi, parla del suo rapporto con il DS Manganelli:” A Tavernelle, la Dirigenza era legata a dei nomi che aveva già lavorato, però, sarò felice se in futuro, avrò la possibilità di poter ritornare a collaborare”. La serie D, comunque è un campionato particolare, perchè è il vero trampolino di lancio dei giovani ed ogni allenatore deve riuscire a trovare il giusto equilibrio, fra i giovani emergenti ed i giocatori di esperienza e fabio Guarducci, in questa direzione, fa la sua analisi:”Non credo che esistano alchimie per trovare la strada giusta. C’è bisogno di esperienza, conoscenza, buoni giocatori che formino un gruppo affiatato che prima possibile trova coesione, di una Società solida che sorregge il lavoro dello staff tecnico che deve essere preciso e dettagliato. Non sono, tante le realtà che offrono tutto questo”.