Filippo Gostinelli, progetta il suo ritorno nel calcio, in qualità di Direttore Sportivo.

Filippo Gostinelli:"Nelle nostre realtà, l' allenatore e chiamato a svolgere diverse funzioni, da psicologo a ds e cercare di motivare i giocatori ed allo stesso, trovare i giocatori giusti".
19.05.2018 17:06 di Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: La Redazione di Sport a Km 0
Filippo Gostinelli, progetta il suo ritorno nel calcio, in qualità di Direttore Sportivo.

Filippo Gostinelli, una vita nel calcio, dopo una pausa, per ragioni di lavoro ha deciso di rituffarsi, in quella che è la sua passione, però, lo vuol fare da Direttore Sportivo, da DS. Del resto Gostinelli, in campo è stato sempre un trascinatore, uno di quei calciatori in grado di sposare il progetto Societario e buttare il cuore oltre l'ostacolo, per raggiungere l'obbiettivo. 547 presenze in carriera e quasi cento reti, realizzate, sono il suo biglietto da visita, di chi non ha bisogno di presentazioni e punta dritto, al suo traguardo. Lo dicevamo prima, trascinatore in campo, in grado di prendere per mano la squadra e guidarla al successo, capacità che ha saputo esprimere anche da allenatore, prima ad Ambra e poi tre anni a Levane, alla guida dei Juniores d' Elitè. Esperienze che Filippo Gostinelli, le racconta in questo modo:” Da calciatore ero considerato un trascinatore del gruppo, uno che sapeva quando era il momento di ridere e quando era il momento di pigiare e darci dentro . Da giocatori ci sono responsabilità diverse , per certi versi sei l'artefice primario, sei quello che scende in campo e sa che ha la responsabilità di leader, per quelli che lo sono ovviamente . Allenare è molto più difficile, cambia il rapporto col gruppo, cambiano le responsabilità . Devi preparare gli allenamenti, devi impostare la settimana spesso su 2-3 allenamenti e devi far fronte agli infortuni e spesso devi avere qualità di psicologo ed esser sempre pronto a motivare tutti e ... non è semplice gestire 20-25 teste diverse . Poi spesso nelle nostre realtà, l' allenatore e chiamato a fare il ds, cercando il giocatore giusto ed a volte il Presidente, rinuncia a parte del rimborso, magari per pagare un pranzo la domenica, come è capitato a me, qualche volta”. Naturalmente, quando si parla di categorie dilettanti, gli addetti ai lavori, devono tenere di conto, dei giovani, riuscirli a svezzarli, sotto certi aspetti, per poterli traghettare in prima squadra, come vogliono i regolamenti. Filippo Gostinelli:”I giovani purtroppo sono l' ago della bilancia e purtroppo spesso in negativo. Io credo che certe regole vadano modificate perché vanno ad incidere sul livello del campionato, a mio parere sempre più basso . Per intendersi un giovane se bravo a 18 anni gioca in prima o in promozione non occorre la regola obbligatoria . Io a 17 anni giocavo titolare in Eccellenza e non c' erano obblighi di età” . Superate l'esigenze di lavoro, Filippo Gostinelli, progetta il suo ritorno al calcio, puntando ad assumere l' incarico di Direttore Sportivo, come ci conferma. Filippo Gostinelli:” Gli impegni di lavoro e familiari purtroppo mi hanno allontanato negli ultimi due anni dal calcio giocato dal quale vorrei rientrare con un ruolo Societario come il ds e spero di riuscirci presto, magari in qualche realtà vicino casa!”.