Raggiunta la salvezza, Alessio Spartà racconta il suo campionato a Lucignano.

Alessio Spartà :" Calati nella mentalità, siamo riusciti a rimanere imbattuti le ultime 6 partite e raggiungere la salvezza, attraverso i Play Out, contro un'avversario di tutto rispetto"
16.05.2018 16:39 di Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: La Redazione di Sport a Km 0
Raggiunta la salvezza, Alessio Spartà racconta il suo campionato a Lucignano.

Il forte centravanti del Lucignano, raggiunta la salvezza, parla del campionato e della sfida Play Out, con l'Atletico Levane Leona. Alessio Spartà:”Questo è stato un campionato purtroppo sotto le aspettative, perchè ci aspettavamo molto d più, poi le cose potevano anche andare peggio e, siamo stati bravi a non mollare. A livello personale, non sono molto soddisfatto, avendo fatto solo 8 gol, ho pagato il fatto d giocare in una categoria a me sconosciuta, infatti ho realizzato la maggior parte dei gol nel ritorno, arrivando a 105 gol, in carriera. Poi, chiaramente quando ti devi salvare, anche la punta si deve sacrificare e mi sono trovato spesso a fare molto il lavoro sporco, per il bene della squadra che anche se, può aver inciso sui gol finali, l' ho fatto senza pensarci”. Del resto Alessio Spartà, si è sempre evidenziato come un giocatore generoso, in campo, sempre pronto a mettersi a disposizione della squadra e dei compgnani, perchè prima di tutto viene la Società ed i suoi programmi ed obbiettivi. Alessio Spartà:” Tornando al campionato, logicamente quando hai obbiettivi ambiziosi e poi ti ritrovi in situazioni impensabili, diventa veramente dura ed è difficile giocare quando hai l' acqua alla gola e ti devi salvare. Una volta calati nella mentalità, siamo riusciti a rimanere imbattuti le ultime 6 partite, ci siamo compattati e siamo riusciti a salvarci al play out che sono partite secche e difficilissime, contro un ottimo Atletico Levane che ci ha fatto soffrire. Ad ogni modo, sono contento dell' obbiettivo salvezza raggiunto che per come si erano messe le cose, non era affatto scontato”.