Addio a Sandro Campani, la Sangio piange una delle sue bandiere storiche

27.02.2019 16:32 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: forzasangio.it Leonardo De Nicola
Addio a Sandro Campani, la Sangio piange una delle sue bandiere storiche

Ciappi, Contadini e Campani e poi …tutto il seguito, una dolce litania scandita dai tifosi azzurri a ricordo di una delle più grandi squadre della storia, quella della stagione 1974 -75 di Giorgi e di Petagna, un pezzo della nostra giovinezza vissuta sui gradoni dello stadio ogni domenica. Se ne è andato Sandrino Campani ed il nostro popolo piange la “freccia Azzurra”, un amico carissimo che dalla natia Castelfranco aveva attraversato una grande stagione calcistica a San Giovanni iniziando nel settore giovanile al vecchio Galli e chiudendo 20 anni dopo nel campionato di serie D. Gli esordi in prima squadra risalgono al campionato 1963 -64 con Lionetti in panchina, la sua ultima in azzurro il 15 maggio 1983 a Sestri Levante, un’apparizione semi anonima di pochi minuti al posto di Rizzo. Ed in mezzo a queste due date un pezzo di storia con la sua maglia numero 3 a sfrecciare sulla fascia ed a mordere le caviglie a tutti gli avversari. Un generoso, uno che la maglia l’ha sempre sudata minuto dopo minuto e dunque onorata in ogni occasione .A San Giovanni oltre ad un gran pezzo della sua vita calcistica aveva trovato la compagna della sua vita ed anche il lavoro. Già…..perché il nostro caro Sandro prima di allenarsi andava all’Italsider a svolgere il normale turno lavorativo e allora sudore su sudore, fatica ed impegno giornaliero dispensato a go go.

Bandiera della Sangio, in queste ore la sua scomparsa è pianta anche a Viterbo e dai tifosi laziali dove ha lasciato un ricordo altrettanto indelebile (Campani, Ciccozzi la coppia dei terzini in via della palazzina negli anni 70 di Rocchi e Persenda). Si sapeva della malattia e i vecchi compagni ed i nostri dirigenti salivano su a Castelfranco a salutarlo ricordandogli i giorni più felici della sua grande avventura. Ma la notizia della morte ci lascia, come spesso accade, quel senso di vuoto e di sgomento. Se ne va un pezzo di storia e, lasciatemelo dire, un altro pezzo della nostra giovinezza. Caro Sandro il popolo azzurro ti saluta e ti abbraccia forte forte: lassù in cielo saluta Alessandro Verdiani e Ivo Perissinotto con te nello squadrone del quarto posto e salutaci tutti i nostri azzurri mai dimenticati.

Nella foto il grande Sandro, con Marco Merli, Vastini, Ravenni e Stefano Chienni (cognato ) in occasione di una visita recente presso la sua abitazione.