Copa America: il Brasile scopre Everton e si dimentica dell'assenza di Neymar

Aveva già mostrato le sue doti contro Bolivia e Venezuela, migliore in campo nel match vinto 5-0 sul Perù che porta la selecao ai quarti di finale.
23.06.2019 14:07 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: it.blastingnews.com
Copa America: il Brasile scopre Everton e si dimentica dell'assenza di Neymar

Le polemiche per il pareggio a reti bianche con il Venezuela, condito da ben due reti annullate ai verdeoro con il Var, sono state rapidamente archiviate dal Brasile che, travolgendo 5-0 il Perù all'Arena Corinthians di San Paolo, ha conquistato l'accesso ai quarti di finale di Copa America. Gara senza storia da parte degli uomini di Tite contro una squadra raramente capace di creare pericoli alla porta difesa da Alisson. Con questo successo, la selecao vince il proprio girone e fa un comodo assist proprio ai venezuelani che, battendo 3-1 la Bolivia, salgono al secondo posto e conquistano i quarti.

Contro il Perù si è visto certamente il miglior Brasile di questa prima fase del torneo, squadra che il Ct ha leggermente 'ritoccato' rispetto alle prime due uscite. Una modifica su tutti, l'inserimento in pianta stabile di Evertonnell'undici titolare.

Secondo gol in nazionale

Era nell'aria se consideriamo che la funambolica ala del Gremio si era mostrata in gran spolvero contro la Bolivia, dove aveva giocato gli ultimi 9' più recupero realizzando un gol fantastico ed anche nel combattuto match con la Vinotinto dove aveva servito, al termine di un'altra spettacolare giocata, il pallone del gol a Coutinho poi annullato dal Var.

In entrambe le circostanze ha avuto un impatto incredibile con il match, tanto da convincere Tite a gettarlo nella mischia dal 1' al posto di Neres che aveva giocato da titolare le prime due gare. Everton ha ripagato la fiducia con un altro gol, quello del 3-0 dopo appena 32' del primo tempo ed ha inoltre fornito a Willian il pallone del definitivo 5-0 (di Casemiro, Firmino e Dani Alves gli altri tre gol). Sulla corsia sinistra del campo ha spadroneggiato in lungo e in largo, nascondendo letteralmente il pallone agli avversari.

Quel tocco di estro ed imprevedibilità nel Dna del Brasile

Everton Sousa Soares ha compiuto 23 anni lo scorso marzo ed è tra pochi giocatori della selecao di Tite a militare in patria. Il suo esordio in nazionale è avvenuto a settembre dello scorso anno, nella prima amichevole disputata dal Brasile dopo i Mondiali di Russia contro gli USA. Ad oggi ha collezionato 9 partite e 2 gol, entrambi realizzati come già detto nell'attuale Copa America, ma quella contro il Perù ad oggi è la sua unica gara disputata per intero.

Con il Gremio ha invece disputato 225 partite realizzando 54 gol, vincendo tra le altre cose la Copa Libertadores nel 2017. Le sue caratteristiche tecniche sono quelle di un attaccante esterno a cui piace partire da lontano e saltare l'uomo, nel dribbring sa essere imprevedibile e letale e, pur non essendo una prima punta, fallisce raramente l'appuntamento con il gol quando si trova la palla buona in area. Sta offrendo quel tocco di estro ed imprevedibilità tipico del Dna calcistico brasiliano che sembrava mancare a questa selecao, dopo l'infortunio che ha impedito a Neymardi disputare la Copa America.