Mobilità e orari: le Acli chiedono attenzioni per fronteggiare il Covid

L’associazione avanza l’esigenza di creare un tavolo per rendere più sicura e efficiente la mobilità. Una parallela attenzione dovrà essere rivolta all’adeguamento degli orari di scuole e uffici pubblici
08.12.2020 17:07 di Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Uffici Stampa Egv , Marco Cavini
Mobilità e orari: le Acli chiedono attenzioni per fronteggiare il Covid

AREZZO – Una riorganizzazione del sistema dei trasporti in vista della ripresa di scuole, negozi e uffici. Le Acli provinciali di Arezzo segnalano l’urgenza di avviare un tavolo tra istituzioni e aziende dei servizi di mobilità per mettere in campo ogni possibile misura volta al rispetto delle normative sul distanziamento e alla fruibilità in sicurezza dei mezzi di trasporto. La priorità è l’effettuazione di una seria verifica dei flussi di utenza registrati su gomma e su ferro, per appurare eventuali problematiche e sovraffollamenti registrati nei mesi scorsi, arrivando così ad individuare soluzioni quali il potenziamento delle linee più frequentate. In quest’ottica, l’associazione rinnova l’invito a valutare anche l’utilizzo dei mezzi delle compagnie private che giacciono attualmente inutilizzati, garantendo così un sostegno ad una categoria fortemente penalizzata dalla situazione di emergenza sanitaria.

Le Acli di Arezzo propongono inoltre di prevedere un maggior frazionamento per gli orari degli uffici pubblici e dei luoghi di lavoro in generale per diversificare l’apertura all’utenza e, allo stesso tempo, un ingresso scaglionato degli alunni degli istituti scolastici per evitare assembramenti all’entrata e all’uscita, con misure innovative da stabilire attraverso un confronto costante che possa coinvolgere sindacati, istituzioni, famiglie e rappresentanti del mondo dell’istruzione. «Invitiamo a prevedere con anticipo queste importanti riorganizzazioni - spiega Sergio Grazzini, vicepresidente delle Acli di Arezzo. - In numerosi ambiti abbiamo riscontrato un problema organizzativo per mancanza di sinergie e frazionamento del potere decisionale, dunque questa è l’occasione per avviare una fase di confronto orientata ad uno sviluppo sostenibile e alla collaborazione tra vari ambiti associativi, istituzionali e aziendali. Sinergie e condivisioni permetteranno di tutelare la salute dei nostri concittadini, di rendere più efficiente il sistema e di risparmiare risorse ed energie con benefici anche per l’ambiente».