Il Derby : Arezzo vs Perugia, le pagelle di Giorgio Ciofini

06.10.2020 10:19 di Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Giorgio Ciofini
Il Derby : Arezzo vs Perugia, le pagelle di Giorgio Ciofini

Alla fine hanno avuto ragione le due curve in sciopero. Il calcio senza pubblico è una minestra senza sale. Si è toccato e creduto. Il derby ritrovato dopo dieci anni, ci ha fatto la prova del nove. Si, ci sono mancate da morire le bandiere, i cori, i tamburi, gli striscioni, i fumogeni. I nostri timpani, orfani del rock domenicale, hanno sentito perfino la nostalgia dei petardi. Sulle tribune non c’erano neanche i mille di Garibaldi, ma i trecento (contati) di Pisacane, in maschera. In campo, invece si è vista una squadra in rodaggio (il Perugia di Caserta) e un cantiere aperto (l’Arezzo di Potenza) che ci ha messo l’anima. Tutto quello che aveva. Troppo poco. Come ha detto Potenza, alla fine il pari sarebbe stato il risultato più giusto. Ma tre frittate giganti in due partite, lasciano lo zero in classifica e preoccupano da matti. Dopo due giornate l’Arezzo è ancora privo di una identità tattica e di gioco. Siamo ancora all’inizio, ci vuole calma e gesso. Ma là di dietro, oltre Brancolini rimasto a Firenze, ci mancano la guida e la parte mancina. Alla fine la sconfitta nel derby ha il sapore del Covid e toglie il fiato ed energia al rinato entusiasmo. Questo Arezzo ha bisogno di cure profonde in difesa e la farmacia del mercato è chiusa.

Tarolli: Partecipa da protagonista alla frittata più indigesta, con un’uscita provvidenziale per quelli targati Pg. Graziato da Falzerano nel primo tempo, si gingilla nell’ordinaria amministrazione quando il tempo stringe. Ma è proprio necessario ripartire sempre da dietro? Voto: 5

Mosti: Aveva il foglio di via e ce lo ritroviamo in formazione da braccetto (per giunta mancino) nel derby dei derby. La sorpresa domenicale di Potenza. Gioca ad handicap e, comunque, non è il peggiore là dietro. Voto: 6 (di incoraggiamento)

Nader: Un debutto al Covid. In avanti latita e, di dietro, Alì balla con i peperini Falzerano ed Elia. Si intuisce un mancino educato, ma non sembra avere la gamba per dominare la fascia. Rivedibile. Voto: 5 (di stima)

Males: Ha retto la baracca il mezzo al campo e ha vinto il duello personale con Dragomir. Esperienza e personalità non mancano a questo croato, capitato ad Arezzo da un anno sabbatico e ancora alla ricerca della condizione. Punto di riferimento per la squadra, che intravediamo importante. Voto: 6,5

Borghini: Tremendo lo scontro aereo con Melchiorri, che ha tolto entrambi dalla contesa. Nella doppia uscita è stato l’Arezzo a rimetterci. Vada al nostro Diego l’augurio di una pronta guarigione. Voto: n.g.

Baldan: Prima centrale, poi braccetto (dopo l’uscita di Borghini) è alla ricerca di un’identità, come l’Arezzo di Potenza. Volonteroso e disorientato, anche Marco non si è astenuto dalla frittata. Voto: 5,5

Luciani: È decisamente tra i più in palla. Sballottato dagli eventi a destra e a sinistra, ha suonato la tromba, da vice capitano. Ma non è bastata a svegliare i compagni. Voto: 6,5

Foglia: Il vice del vice, fresco del triennale, ha pressato Kouan e il Perugia come uno della Minghelli. Tuttavia, accecato dall’assalto, il nostro Fabio non ha azzeccato un passaggio e ha finito la benzina lontano dal traguardo. Voto: 5,5

Sane: Adama ha numeri veri, ma (beato lui) ha solo vent’anni e, fino all’altro ieri, ha giocato nella primavera (due) del Verona. Gettato nel derby dei derby, è parso un pesce fuor d’acqua, ma non è un’acciuga. Vogliamo scommettere? Voto: Fatelo crescere in pace

Cutolo: Non è stata la giornata che il capitano aveva sognato. Ci ha provato e riprovato, da fermo e dalla distanza. Ma il suo mancino non era ispiratissimo. E nemmeno il vento del derby era propizio. Voto: 6

Bortoletti: Potenza gli ha assegnato il ruolo più importante, sul regista Burrai. Mirko l’ha svolto con coraggio e abnegazione degna della causa, come si richiede a un soldato. Voto: 6

Cipolletta: Entrato per Borghini, a Ciro è toccato fare il direttore al centro della difesa. Un po’ troppo per un ragazzone, che nemmeno Potenza (che lo conosce come le sue tasche) aveva scelto per quel ruolo. Regista difensivo cercasi a mercato è chiuso. Voto: 5,5

Pesenti: Perchè farlo partire dalla panchina? Uno così deve giocare anche a mezzo servizio. Entrato con l’Arezzo ormai sulle ginocchia, sfilacciato dalla fatica e il Perugia in gestione, Massimiliano ha portato là davanti il suo peso e a Merolla l’assist del pari mancato. Voto: 6,5

Merolla: L’ex Empoli, entrato nella ripresa, ha avuto tra i piedi la palla del pari. Poteva poteva bagnare il debutto con un gol, in rimonta, nel derby. Ma Fulignati è stato bravissimo sul suo mancino da sottomisura e, come i trecento in tribuna, s’ è mangiato le mani. Peccato Davide! Voto: 6

Maggioni: Dal Real Forte al Perugia. Finale con salto mortale e senza rete, per Tommaso. Voto: ng