Domani Scandicci-Ravenna, Meucci: "Grande rispetto, ma paura di nessuno"

10.09.2022 18:46 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Ufficio Stampa Scandicci Calcio srl. Marco Pecorini
Domani Scandicci-Ravenna, Meucci: "Grande rispetto, ma paura di nessuno"

Appuntamento al Turri contro il Ravenna, domani, domenica 11 settembre 2022 (ore 15), per lo Scandicci. Alla vigilia prende parola Elia Meucci, esterno Blues tornato a pieno ritmo sulla fascia destra dopo il lungo infortunio della passata stagione. Già domenica scorsa sul campo del Lentigione è stato decisivo con il rigore conquistato per il pari: "Siamo contenti di aver preso un punto su un campo importante. Non era facile iniziare fuori casa contro la vincitrice degli scorsi playoff, ma siamo stati bravi a giocare con la giusta personalità. Poi sono contento anche a livello personale, sono stato fermo quasi un anno e sono ripartito bene. Ma soprattutto sono felice per la prestazione di squadra".

Domani appunto il Ravenna al Turri: "Abbiamo preparato la partita consapevoli che affrontiamo una squadra forte, sono finalisti degli ultimi playoff e puntano a vincere il campionato. La concentrazione dovrà essere massima, siamo convinti di quello che stiamo facendo e della nostra identità. Abbiamo rispetto del Ravenna e di tutte le squadre, ma non abbiamo paura di nessuno".

Un girone diverso, quest'anno, per lo Scandicci, inserito nel gruppo D (con lombarde ed emiliano-romagnole). Che sensazioni ha il gruppo: "Ci sono delle squadre con rose ampie, giocatori forti a livello tecnico, tanti che vengono dai professionisti. Squadre magari più attendiste ma che quando giocano ti mettono in difficoltà, a livello tecnico è un girone superiore rispetto agli altri anni. C'è forse più gioco e meno fisico".

Per il gruppo Blues è il secondo anno con mister Athos Rigucci e il suo staff, con uno zoccolo duro che è rimasto in questa stagione. Cosa vuol dire lavorare con questa continuità? "Vuol dire tanto, conoscere già i compagni, il mister, lo staff. Abbiamo un gruppo consolidato, uno zoccolo duro di ragazzi che non sono solo ottimi giocatori, ma anche persone fantastiche. Lo staff ci chiede tante energie e tanto allenamento, la continuità con questo tipo di lavoro è importante. Vogliamo toglierci delle soddisfazioni".

Infine a livello personale: il recupero dall'infortunio, la preparazione, le prime partite stagionali. Che emozioni si prova? "Sono contento, sono emozioni belle dopo un anno difficile. In ritiro ho avuto qualche difficoltà, dopo 7 mesi fermo non è facile, è normale. Io mi faccio trovare pronto quando il mister mi schiera, punto ad arrivare al 100% a livello fisico, con lo staff stiamo lavorando per quello. Sono contento per l'inizio anche se c'è ancora da lavorare".