Scandicci: Rorandelli pronto a passare la mano!

02.06.2018 08:27 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Pagina Facebook Scandicci Calcio
Scandicci: Rorandelli pronto a passare la mano!

In qualità di Presidente, e socio di maggioranza, della C.S. Scandicci 1908 s.r.l. p.d., a seguito della vittoria nei play out, con la quale è stata confermata la permanenza nella Serie D per il dodicesimo anno consecutivo, mi preme ringraziare il D.S. Lorenzo Farabutto Vitale, il Dirigente Giancarlo Bramini, il Mister Alessandro Grandoni e il suo staff, e tutti i calciatori della prima squadra, che si sono resi protagonisti di un “miracolo sportivo”. Dopo un girone di andata, che ci vedeva in fondo alla classifica, la tenacia e la caparbietà di tutto il gruppo, che non ha mai mollato, hanno consentito il conseguimento di un risultato così importante: segno che la fortuna si aiuta con il duro lavoro quotidiano e che, soprattutto, non si deve mai mollare.

Come ho già precedentemente dichiarato, anche al momento della riacquisizione della società, salvandola da un fallimento certo e dichiarato, sono tornato con la finalità della ristrutturazione aziendale e dello sviluppo ed incremento del settore giovanile. Sono orgoglioso di poter affermare di aver centrato entrambi gli obiettivi. La ristrutturazione aziendale, grazie anche al D.G. Gabriele Alessandro Burroni, è stata portata brillantemente a compimento, rendendo il nostro club una società improntata ad una sana e prudente gestione. Inoltre, sono estremamente soddisfatto della crescita del nostro settore giovanile, avvenuta grazie alla grande professionalità e capacità del D.S. Alessio Bandinelli e del suo staff tecnico, e, soprattutto, grazie all’impegno dei nostri splendidi ragazzi del Settore Giovanile e Scolastico, che hanno brillato e si sono distinti – non solo per i risultati, ma anche per educazione mostrata sui campi di gioco – in tutte le manifestazioni alle quali hanno preso parte, rendendo Scandicci una realtà importante, conosciuta e rispettata in tutta la Toscana e non solo.

Tuttavia, il mantenimento della prestigiosa “Quarta Categoria” (#SerieD), importante sia per il movimento calcistico che per la Città di Scandicci, implica uno sforzo economico importante, che non può mettere a rischio la stabilità economica mia o della mia famiglia; eventualità che mai sarò disposto ad accettare.

In considerazione di quanto sopra, credo che per il bene e la crescita di questa società, sia giunto il momento che io mi possa fare anche da parte, per favorire l’ingresso di altri imprenditori che possano avere progetti e sogni maggiori e più ambiziosi dei miei.

Resta fermo il mio impegno a garanzia della continuità e della stabilità aziendale, però, purtroppo, nel mondo del calcio odierno, senza avere a disposizione strutture adeguate e senza un tessuto industriale a sostegno, ogni ambizione e ogni sogno divengono vani.

Non è pensabile, infatti, che una realtà sportiva (calcio e rugby) come la nostra, che educa e forma circa 400 ragazzi di minore età, eccellendo soprattutto ai massimi livelli del calcio dilettantistico, non attragga l’attenzione e la sensibilità del tessuto sociale ed imprenditoriale di una Città che sta vivendo una nuova epoca, che ha portato - e porterà - Scandicci alla ribalta nazionale e mondiale.

La nostra Città si merita di più e, con essa, anche le sue eccellenze necessitano di maggiori sforzi e attenzioni che possano portare non solo maggiori forze economiche, ma anche linfa imprenditoriale, idee e ambizioni per permettere ad un Club prestigioso come il nostro, di crescere e realizzare i propri sogni, calcando i palcoscenici che la nostra realtà merita.

Non voglio pensare di essere il solo, in tutta la Città, ad avere certi sogni e ambizioni, tuttavia, se così sarà anche per la prossima stagione sportiva, mio malgrado, farò i conti con la realtà dei fatti, confrontandomi in modo costruttivo con l’Amministrazione Comunale (Comune di Scandicci), poiché, sinceramente, non voglio essere partecipe di un progetto che non può crescere, né, tantomeno, dovermi trovare costretto a ridurre e smontare quanto costruito fino ad adesso con grande fatica.

Se un uomo non può avere un sogno da inseguire, allora, non avrà mai la forza per andare avanti all’infinito.

Nell’auspicio che le mie parole non andranno perse al vento, attendo fiducioso che il mio sogno, quello di uno C.S. Scandicci 1908 con un grande e raggiante futuro, sia anche il sogno di una Città Intera.

Il Presidente 
Arch. Fabio Rorandelli