Poponcini vs Certini: il duello tattico che ha infiammato il match
Poponcini vs Certini: la partita a scacchi tra Fortis Arezzo e Rassina
La sfida tra Fortis Arezzo e Rassina non è stata solo una battaglia di muscoli e agonismo sul campo, ma un confronto tattico estremamente interessante tra due allenatori, Alessandro Poponcini e Marcello Certini, che hanno saputo leggere i diversi momenti del match con strategie opposte ma ugualmente efficaci.
La gestione Certini: solidità e pragmatismo casentinese
Marcello Certini ha approcciato la gara con una gestione esemplare delle risorse a disposizione. Nonostante un'infermeria affollata (tre assenze pesanti) e una panchina composta quasi interamente da ragazzi della Juniores, il tecnico del Rassina ha costruito un primo tempo di grande spessore.
L'idea di Certini è stata chiara: affidarsi alla qualità di Fabio Bruni per innescare le ripartenze e sfruttare al massimo le palle inattive. Il vantaggio siglato da Villani al 44’ è il manifesto della preparazione settimanale di Certini: uno schema da calcio d'angolo eseguito con precisione chirurgica. Nella ripresa, l'allenatore ha chiesto ai suoi una prova di sacrificio, puntando sulla solidità del reparto arretrato per proteggere il vantaggio e cercando di chiudere i conti con la velocità di Sodiq. Solo il miracolo finale di Occhini e la stanchezza fisiologica hanno impedito al suo piano di trasformarsi in una vittoria esterna da incorniciare.
La risposta di Poponcini: coraggio e la carta dei cambi
Dall'altra parte, Alessandro Poponcini ha dovuto gestire una partita in salita. Dopo un primo tempo in cui la sua Fortis Arezzo ha faticato a scardinare il fortino ospite, il tecnico amaranto ha dimostrato di avere il polso della squadra, cambiando l'inerzia del match nella ripresa.
Il merito principale di Poponcini è stato quello di non farsi prendere dalla frenesia, mantenendo la squadra alta e aumentando progressivamente il carico offensivo. La gestione delle sostituzioni è stata la chiave: inserendo forze fresche (Krasniki, Rosadini, Sestini e Salvi), Poponcini ha tolto punti di riferimento alla difesa del Rassina, creando quel caos nell'area avversaria che ha poi portato al gol di Kakaci al 94’. La sua è stata una gestione basata sulla resilienza e sulla profondità della rosa, capace di tenere i suoi uomini mentalmente in partita fino all'ultimo secondo di recupero.
Analisi finale delle panchine
In sintesi, se Certini ha vinto il duello tattico del primo tempo con un'organizzazione impeccabile nonostante l'emergenza, Poponcini ha vinto la sfida della distanza, riuscendo a massimizzare l'apporto dei subentrati.
Il pareggio finale riflette l'equilibrio tra la capacità di Certini di ottimizzare il materiale umano a disposizione e la determinazione di Poponcini nel cercare soluzioni alternative per scardinare una difesa d'élite. Entrambi i tecnici escono dal campo con la consapevolezza di avere squadre di carattere, capaci di interpretare al meglio i rispettivi credo calcistici.
