Remo Ricci : “Bisogna sostenere tutte l'attività al momento chiuse”.

Il Sindaco di Castel Focognano, Lorenzo Remo Ricci deve fare i conti con una situazione gravissima quale quella del coronavirus.
14.04.2020 19:12 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: La Redazione di Sport a Km 0
Remo Ricci : “Bisogna sostenere tutte l'attività al momento chiuse”.

LORENZO REMO RICCI SINDACO DI CASTEL FOCOGNANO, dopo qualche mese dall’insediamento a primo cittadino del comune di Castel Focognano, Lorenzo Remo Ricci ha dovuto fare i conti con una situazione gravissima quale quella del coronavirus e a dover rispondere alle numerose necessità del territorio di sua competenza. Un compito oneroso ma che Remo Ricci assolve con la passione tipica di chi è consapevole del proprio ruolo ma anche di chi ha cuore il benessere di tutti gli amministrati che in lui hanno trovato una guida sicura sia dal punto di vista operativo che da quello umano. Tantissime attenzioni nei confronti di un territorio vissuto con l’intensità tipica di chi ha a cuore tutto ciò che è espressione collettiva sia in ambito economico che sociale e sportivo. Un politico particolare al servizio della gente che rappresenta.

COME SINDACO DI PRIMANOMINA, HAI AVUTO UNA SORTA DI SECONDA GUERRA MONDIALE DA DOVER AFFRONTARE. SENTI IL PESO DI QUESTA RESPONSABILITA’? “Certamente credo che questa sia una situazione che viene affrontata in ugual maniera sia da un sindaco di prima nomina che gli altri di più lungo corso. Si tratta di una situazione epocale mai capitata alla nostra generazione se non ai nostri vecchi in tempo di guerra, una emergenza sanitaria difficile da gestire. C’è la responsabilità di un primo cittadino consapevole che bisogna stare attenti a non sbagliare. Importante è superare questo periodo nel migliore dei modi e quindi cercando di invitare la gente a stare a casa e di ascoltare tutti i suggerimenti che ci vengono dati dagli esperti di settore. Bisogna quindi uscire solo per le primarie necessità in modo da ritornare quanto prima ad avere una vita più normale. Una realtà , quella attuale, che nessuno avrebbe mai voluto affrontare preferendo sviluppare quel programma elettorale che, per quanto ci riguarda, in parte, abbiamo già portato avanti”.

QUALI SONO LE RICHIESTE PIU’IMPELLENTI DA PARTE DELLA GENTE DURANTE QUESTO PERIODO? “La gente chiede tranquillità ed io dico di stare tranquilli e di avere pazienza. Non bisogna guardare quello che fanno gli altri, perché per questo tipo di vigilanza ci sono le forze dell’ordine e le persone preposte a questo scopo. Nessuno deve fare la caccia all’untore perché poi si corre anche il rischio di rovinare i rapporti interpersonali che sono alla base di una buona collettività. Credo che i cittadini sappiano di essere in buone mani perché quando chiedono mascherine gli vengono fornite ed anche rispetto alle informazioni, cerchiamo di essere più dettagliati possibile e proprio per venire incontro a questo tipo di esigenze, abbiamo attivato dei canali social che ci consentono di fornire una illustrazione quotidiana della situazione del nostro territorio sotto tutti i punti di vista”.

SEI STATO UNO DEI PRIMI A CHIUDERE IMPIANTI SPORTIVI E SCUOLE. AVEVI SENTORE DI QUELLO CHE SAREBBE ACCADUTO? “Sostanzialmente il sentore era di tale gravità da rendere necessario prendere certe decisioni perché bastava percepire e vedere quello che accadeva al Nord d’Italia per capire che non si trattava di una bufala ma di una triste realtà. Ho dovuto fare un intervento necessario per rispetto e protezione di tutti i cittadini e degli atleti”.

QUALE E’ LA COSA CHE TI E’ DISPIACIUTA DI PIU’ DA CHIEDERE ALLA TUA CITTADINANZA? “Sinceramente tutte queste cose nel loro insieme ma se si va nello specifico, quella che mi ha fatto più dispiacere è la chiusura dei cimiteri che ho fatto a malincuore perché il culto dei morti è particolarmente sentito e non poter andare a far visita ai propri cari scomparsi è davvero pesante da metabolizzare. Una situazione che non ho potuto evitare perché ai cimiteri c’è sempre un certo affollamento e questo avrebbe messo a rischio quella sicurezza sanitaria necessaria in questo periodo”.

CHE PROSPETTIVE VEDI PER IL TUO TERRITORIO A LIVELLO ECONOMICO? “Spero si riesca a mantenere uno stato abbastanza positivo anche se sostanzialmente la vedo dura per coloro che hanno attività già chiuse da un mese per le quali si prospetta un ulteriore prolungamento. E’ auspicabile che lo stato intervenga in loro aiuto con finanziamenti utili per la ripresa. Sostanziamente chi lavora come dipendente ha lo stipendio garantito e gli imprenditori del settore alimentare riescono a portare avanti il proprio lavoro. Tutte le altre attività al momento chiuse, se non saranno adeguatamente supportate con aiuti dallo stato, a mio avviso, avranno difficoltà a riprendere in maniera adeguata”.

PASSIAMO AL CALCIO: IL RASSINA E’STATO INTERROTTO NEL MOMENTO PIU’ BELLO. TI DISPIACE? SODDISFATTO PER QUELLO CHE E’ STATO FATTO SINO AD ORA? “Si perché sono convinto che più degli altri anni, quest’anno ce la potevamo fare ad ad andare di sopra anche perché rispetto agli altri anni che siamo partiti bene e poi siamo calati nel finale, quest’anno la squadra era in crescita in questo periodo e sono convinto che saremmo arrivati al termine del campionato sicuramente a battersela sino all’ultimo momento per salire di sopra”. SI VA

VERSO UNA FASE NUOVA TUTTA DA RIVEDERE. PENSI CHE SI POTRANNO GIOCARE LE ULTIME SEI PARTITE CHE RESTANO ALLA FINE DEL CAMPIONATO? “E’una situazione che vedo molto difficile anche perché prima di ricominciare i campionati è necessario che sia finita la fase 2, quella del recupero di tutte le attività. Si arriverà a non prima della seconda metà di maggio e probabilmente si dovrà trovare una soluzione diversa per chiudere la stagione perché non si possono lasciare le classifiche sospese. O si fa una serie diplay off prendendo le prime sei squadre e i play out prendendo le ultime cinque, oppure si termina il campionato a settembre prevedendo la stagione successiva con meno partite e dopo natale quindi si da vita ad un girone unico con 15 partite invece che 30 . Potrebbe essere la soluzione migliore da adottare in questa fase di emergenza”.

LA SOCIETA’ E’ PRONTA PER AFFRONTARE LE NUOVE ESIGENZE? “La società chiaramente ha sempre più difficoltà. Come ripeto , l’ho lasciata in buone mani però il personale che sta dietro al Rassina è sempre meno e ci sono più problematiche a portare avanti la squadra a livello economico. Ci saranno quindi da fare delle considerazioni prima dell’inizio del nuovo campionato anche perché per mandare avanti una società sia in prima categoria che in promozione, ci vogliono risorse economiche anche abbastanza importanti e se non si trova chi le sostiene, diventa sempre più duro portare avanti campionati del genere”.

SE SI DOVESSE RIPARTIRE LE PARTITE SI GIOCHERANNO A PORTE CHIUSE? “Sicuramente si perché ci sono delle prospettive di non apertura agli assembramenti almeno fino all’estate perciò non vedo come possano essere riaperti gli stadi anche se chiaramente nei campionati come il nostro, il numero degli spettatori è ridotto però quando in un campo ci sono in media un centinaio di persone, è difficile far tenere le distanze previste. Il periodo di emergenza durerà probabilmente per tutta l’estate e quindi se si dovesse ripartire sarà a porte chiuse”. CI SAI

DIRE QUALCHE COSA SUI LAVORI AL CAMPO? “Dovevano essere fatti i lavori di sistemazione della palazzina e degli spogliatoi per l’adeguamento sismico alle nuove normative vigenti. L’amministrazione comunale ha già avuto finanziamenti per portare avanti questo tipo di opere ma purtroppo i lavori che dovevano iniziare nel giugno prossimo, per la situazione che si è venuta a creare con il coronavirus, slitteranno di un anno”.

ULTIMA CONSIDERAZIONE: SE QUALCHE SOCIETA’ DECIDESSE DI NON PROSEGUIRE NELLA PROPRIA ATTIVITA’, IL RASSINA SAREBBE PRONTO AD UN EVENTUALE RIPESCAGGIO IN CATEGORIA SUPERIORE? “Questa è una ipotesi prematura. Le considerazioni sono tante anche perché non è facile, al momento, capire né dove si andrà a finire, ne come verrà chiuso questo campionato.Credo che se dovesse capitare una soluzione del genere, dovrà essere valutata attentamente.