Stop ai campionati - Mangini: “Lavoriamo per accorciare i tempi della visita post-Covid”

04.01.2022 22:42 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: almanaccocalciotoscano.it
Stop ai campionati - Mangini: “Lavoriamo per accorciare i tempi della visita post-Covid”

Lo stop ai campionati è stato pensato per dare la possibilità alle società di “riassorbire” i giocatori positivi al Covid: lo spiega Paolo Mangini, Presidente del C.R.T. in un intervento radiofonico oggi pomeriggio ad “Artemio - Radio Toscana” ai microfoni del collega Lorenzo Agostini.

“Abbiamo preso - spiega il numero uno del calcio dilettanti nella nostra regione - la decisione di far slittare i calendari di tutti i campionati, dall’Eccellenza in giù, di tre settimane, ripartiremo dopo il 30 gennaio. Siamo l’unica regione che ha fatto slittare per tre giornate anche il campionato di Eccellenza. Come detto, i dilettanti ripartiranno il 30 gennaio, mentre i campionati giovanili ripartiranno il 6 febbraio e l’attività di base 12 e 13 febbraio.
Ci tengo a specificare che non è un provvedimento di emergenza sanitaria, come molti pensano e come è successo l’anno scorso: quei tipi di provvedimenti li può prendere solo il Governo, la nostro è una decisione per far ristabilire quelle squadre che hanno casi di positività al Covid al loro interno e per una miglior riuscita dei vari campionati e dell’attività di base delle scuole calcio.

Gli allenamenti possono procedere? Certo, perché, come detto, non abbiamo il potere di sospendere l’attività. Molte società infatti andranno avanti con gli allenamenti anche a gennaio.

Voglio chiarire anche un’altra cosa su cui a livello nazionale non c’è stata molta chiarezza: da ora per giocare e per allenarsi, servirà il vaccino a tutti i tesserati dai 12 anni in su. Qua si apre un problema: ci sono molti ragazzi che, per volere dei loro genitori, non sono vaccinati e quindi non potranno fare sport. Il paradosso è proprio questo: si può andare a scuola ma non fare attività sportiva. È un problema sociale, non solo sportivo.

Gestione degli atleti positivi? Qua c’è un tema di cui stiamo parlando con il commissario della LND Giancarlo Abete: in questo momento il protocollo vuole che un atleta che risulti positivo al test covid-19, una volta negativo dovrà aspettare un mese per fare una nuova visita medico-sportiva al fine di ottenere la nuova idoneità. Capite bene che con queste tempistiche molti atleti dilettanti e giovanili riprenderebbero a giocare dopo un mese e mezzo a casa. Stiamo parlando con tutte le istituzioni a livello nazionale, Giancarlo Abete in primis, proprio al fine di accorciare questi tempi”.