La Casa di Riposo “V. Fossombroni” programma le visite dei parenti

Una ripartenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona, senza abbassare la guardia. A partire da martedì 26 maggio saranno programmati incontri con i parenti blindati da regole ferree
25.05.2020 15:19 di Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Uffici Stampa Egv , Marco Cavini
La Casa di Riposo “V. Fossombroni” programma le visite dei parenti

AREZZO – Gli anziani non possono più attendere: la Casa di Riposo “V. Fossombroni” procede verso una ripartenza umana e affettiva. Lo storico istituto cittadino, a partire da martedì 26 maggio, programmerà le visite dei parenti degli ospiti attraverso incontri che si svolgeranno nel rigido rispetto delle regole necessarie per prevenire il contagio da Covid-19. La Casa Pia aveva attuato un’immediata e totale chiusura degli accessi a terzi già dalla fine del mese di febbraio e, alla luce del miglioramento della situazione sanitaria, ha ora scelto di avviare un graduale ritorno verso la normalità nel rispetto della salute psichica, degli affetti e della libertà individuale dei suoi residenti. «Da oltre due mesi - commenta la presidente Maria Paola Petruccioli, - le RSA hanno chiuso i propri ospiti all’interno delle strutture, isolandoli e tenendoli lontani da parenti e amici. La dirigenza della Casa Pia ha dunque ritenuto fondamentale e prioritario studiare le modalità di riapertura alle visite, preoccupandosi di adottare rigidi standard di sicurezza. Un ringraziamento particolare vorrei rivolgerlo ai parenti che, negli ultimi mesi, hanno dimostrato senso di responsabilità e collaborazione di fronte ad una situazione difficile e imprevista quale la totale chiusura degli ingressi».

Gli incontri avverranno individualmente, previo appuntamento con il familiare, e seguiranno una programmazione volta ad evitare sovrapposizioni di visitatori nella struttura. Il luogo deputato alle visite sarà all’aperto, in un’area isolata del giardino che, protetta da un gazebo, potrà garantire il rispetto della distanza interpersonale e l’intimità del colloquio. La struttura dedicata sarà dotata di gel igienizzante e mascherine per gli anziani e per i parenti. I visitatori arriveranno al gazebo attraverso un accesso esterno e, di conseguenza, senza contatti con gli ambienti interni della struttura e con gli altri residenti, mentre gli operatori della casa di riposo si occuperanno della preparazione e dell’accompagnamento dell’anziano all’incontro. Ogni visita sarà preceduta dalla sanificazione del luogo, dal controllo della temperatura, dall’igienizzazione delle mani e dall’indosso della mascherina, e sarà controllata a distanza da un operatore dell’istituto che vigilerà sul mantenimento e sul rispetto delle distanze. «Il diritto alla salute - continua Petruccioli, - deve trovare un nuovo equilibrio con il diritto alla libertà individuale, alla qualità della vita e al rispetto della persona. Il nostro dovere, infatti, è di pensare al benessere degli ospiti: ciò non significa solo assenza di malattie, ma benessere fisico, mentale e sociale. Gli anziani hanno bisogno di riprendere i rapporti con i loro cari per non spegnersi. Per questo motivo e nel loro interesse, la dirigenza si è fatta carico di riorganizzare gli spazi e il lavoro degli operatori per garantire incontri in piena sicurezza e nel rispetto della riservatezza».