Arezzo vs Pianese, Le pagelle di Giorgio Ciofini

Scivola Simeoni, scivola il San Donato e, in una benedetta domenica, Foggia, l’Arezzo e le speranze rifioriscono sotto Natale. Del resto, dall’etrusco colle, il sole era tornato a baciare il Comunale, come un augurio. Una domenica così, ci rimette in corsa e rincuora. Questo Arezzo rivisto & corretto (in campo da Sussi e al mercato da Tromboni) ha già cambiato pelle. La revisione è in corso, ma è già un altro l’Arezzo visto all’opera con le truppe di Bacci. Calma e gesso. Siamo ancora a otto punti dal Patrono, a cinque dal Gavorrano e dal Poggibonsi, oggi corsaro anche per noi. Ma abbiamo una partita da recuperare per la vigilia della Befana la quale, dopo tante cipolle ci deve pur fare un regalino. Non è il caso di esaltarsi oltre il dovuto. Ce n’è di cose da migliorare. La squadra, soprattutto, deve salire in fiducia e alzare il pressing. Vero Andrea? Ma Roma non fu fatta in un giorno e ci sono da smaltire ancora le scorie di due quaterne nella testa di una squadra, fatta da De Vito con gli sciaveri. L’Arezzo è già cresciuto mezzo metro e può fare tombola. Maggio è lontano, ma entro Natale sarà rifinito con tutti i crismi. Parola di Tromboni. Del resto, anche con la Pianese come con la Pro Livorno, i nuovi innesti si sono rivelati fondamentali. Forse, per mettere il sale sulla coda di chi ci precede, non resta che indovinare il bomber.
Colombo: Voto: 6 Più della Pianese, lo ha spaventato la solita zolla malandrina. Studia con i piedi (nei rinvii) e ragiona con la testa, il nostro Edoardo mezzo sanmarinese e italiano integrale.
Mastino: Voto: 6,5 Fabio se la cava anche su Convitto, il pericolo pubblico numero uno degli amiatini, su cui raddoppia anche Marchi. Al suo attivo
un paio di diagonali della Provvidenza.
Campaner: Voto: 6 Se la Cava anche Lorenzo dal lato inverso. Certo, dalla sua parte le ripartenze non si vedono. E non è questione di diottrie.
Lomasto: Voto 7 Francobolla Cesario, come fosse alle Poste. Bentornato Paolone, aspettando Paolino (Giufrè da Reggio & Messina) il trenino che manca sul lato mancino.
Frosali: Voto: 7 Benvenuto, invece, a Francesco da San Donato e Poggibonsi, un infiltrato che ha mostrato all’esordio personalità e un buon mancino. Per il peso sulla partita, basta metterlo sulla bilancia.
Mancino: Voto: 6+ Ha sbagliato (assai più del solito), ma non per paura. Semmai, talora, cerca la giocata anche quando non c’è. Comunque bentornato Andrea
Marchi: Voto: 7 Il gran gol, su assist di Foggia, non è il suo pane, ma gli vale da solo il voto. In più, il ricciolino, mette corsa e cuore al servizio della squadra. Ma questa è prassi, per Alex l’urbinate (come Raffaello).
Pizzutelli: Voto: 7 Federico, omonimo del grande Imperatore, regna in mezzo al campo e in ogni palla che tocca, mostra il suo talento, che però non disdegna il concreto.
Sicurella: Voto 6 + Il nostro Beppe fa la sua partita e potrebbe anche firmarla, con qualche ripartenza delle sue. Ma il Elio, un paio di volte, non lo assiste.
Foggia: Voto 7,5 Il gol dello spogliatoio (con Simeoni Befana in anticipo) gasa il nostro Ciro, che si stappa come un Valdobbiadene napoletano. Al suo attivo un palo interno (di mancino), l’assist per il raddoppio di Marchi e il contachilometri fuso.
Calderini: Voto 7 In questo 2-0, il nostro Elio ci mette classe, corsa e fisico, cosa che non abbonda tra i nostri. Per questo il suo apporto, soprattutto nella ripresa, è fondamentale. Non guasterebbe un pizzico di altruismo in più, in ripartenza.
Pisanu: voto 6,5 Il nostro Mike isolano, rileva Marchi e si conferma pedina molto utiie alla causa, per verve e duttilità tattica.
Tordella: voto 6 + Buono l’ingresso del 2003, centrocampista completo e d’avvenire, che Sussi ha allevato nella Juniores Campione d’Itallia e che conosce come le sue tasche.
Cutolo: Voto: Un po’ di spazio in più per il nostro Nello che, in categoria, può fare la differenza anche a 38 anni.
Muzzi e Marras s.v.