Arezzo in Festa per il Calcio Italiano: Emozioni e Memoria sul Grande Schermo

Il Festival del Calcio Italiano Incanta Arezzo: Un Trionfo di Emozioni, Memoria e Valori
Arezzo è stata, il 26 e 27 giugno scorsi, il palcoscenico del secondo appuntamento del Festival del Calcio Italiano, un evento ideato e prodotto dal giornalista Donato Alfani. Un programma intenso e coinvolgente ha animato la città, con la partecipazione delle massime autorità civili, istituzionali e sportive, consolidando il legame tra sport, cultura e territorio.
La Prima Giornata: Un Omaggio a Tommaso Maestrelli e il Calcio a Colori
La giornata inaugurale del 26 giugno è stata un tributo commovente e profondo a Tommaso Maestrelli, l'indimenticabile tecnico che condusse la Lazio allo storico Scudetto del 1974. Il fulcro della mattinata è stata la proiezione di "Tommaso Maestrelli e il calcio a colori", un'opera cinematografica intensa e poetica che ripercorre la carriera di uno degli allenatori più visionari e umani del calcio italiano. Il film, capace di narrare una storia di riscatto e passione, ha commosso la platea e coinvolto un pubblico eterogeneo, dalle istituzioni ai semplici appassionati, ribadendo i valori fondanti dello sport.
Donato Alfani, presidente del Festival del Calcio Italiano, ha sottolineato il valore simbolico di questo inizio: "È un onore avviare da Arezzo il nostro primo Festival del Cinema dedicato allo sport. Crediamo fermamente nel potere sociale e culturale dello sport raccontato attraverso il cinema".
Un momento particolarmente toccante è stato l'intervento di Massimo Maestrelli, figlio del compianto allenatore, che ha condiviso il suo legame personale con il film: "Ho visto questo film quindici volte e spero sempre in un finale diverso. È difficile non emozionarsi: racconta non solo un grande allenatore, ma un grande padre".
La mattinata è proseguita con un vivace confronto tra le istituzioni sportive e culturali. Gianfranco Petrucci, delegato provinciale FIGC, ha evidenziato l'importanza del calcio giovanile nella provincia aretina, augurandosi una continua crescita di tesserati. Mirko Marinelli, delegato del Comitato Italiano Paralimpico, ha ribadito la centralità dell'inclusione, sottolineando come lo sport sia un veicolo fondamentale per l'integrazione delle persone con disabilità.
Federico Scapecchi, assessore allo sport del Comune di Arezzo, ha messo in luce il legame tra sport, città e cinema, evidenziando il ruolo del cinema come potente strumento sociale e culturale quando incontra lo sport. A chiudere la mattinata, Alberto Melis, delegato provinciale del Coni, ha rimarcato il valore educativo della narrazione sportiva, sottolineando come il Festival riesca a portare sullo schermo storie che aiutano a comprendere a fondo lo sport.
La giornata si è arricchita con la consegna degli Awards a personalità che si sono distinte nel raccontare lo sport attraverso il cinema. Nel pomeriggio, il programma è proseguito con la proiezione di "Eroici! 100 anni di Racconti e Passione", un altro tributo alla storia del calcio italiano, seguito da ulteriori interventi e premiazioni.
La Seconda Giornata: Storie, Premi e Ospiti d'Eccezione al Teatro Mecenate
Il 27 giugno, il Festival del Calcio Italiano ha continuato ad animare Arezzo, spostandosi al Teatro Mecenate per una giornata densa di proiezioni, interviste e premiazioni. Corti, documentari e film hanno raccontato lo sport da prospettive inedite, mettendo in risalto temi cruciali come il Fair Play, lo sport paralimpico, la favola dell'Atalanta e la passione della U.S. Palmese.
L'evento, sempre ideato e prodotto da Donato Alfani, si è confermato un punto d'incontro tra sport e narrazione cinematografica, con un programma articolato che ha visto protagonisti registi, attori, atleti, dirigenti sportivi e personalità del mondo culturale. Dalla commedia satirica ai racconti paralimpici, fino alle favole calcistiche, la giornata ha celebrato lo sport come fenomeno umano e sociale in tutte le sue sfaccettature.
Il successo di questa seconda edizione del Festival del Calcio Italiano ad Arezzo testimonia la crescente importanza della narrazione sportiva come strumento per promuovere valori, memoria e inclusione. Un evento che non solo celebra il calcio, ma che lo innalza a espressione di cultura e di impegno sociale.