Onestà e Passione: Il Ritiro Ufficiale di Mario Somma nel Cuore del Festival di Donato Alfani

Un'edizione memorabile del "Festival del Calcio Italiano" si conclude con la toccante confessione dell'allenatore.
03.12.2025 23:31 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: La Redazione di Sport a Km 0
Onestà e Passione: Il Ritiro Ufficiale di Mario Somma nel Cuore del Festival di Donato Alfani

Gran Finale per il "Festival del Calcio Italiano": L'Addio al Calcio di Mario Somma nell'Arezzo del Cuore

Si è conclusa con un appuntamento carico di emozioni la stagione del "Festival del Calcio Italiano", la kermesse sportiva ideata e organizzata dal giornalista Donato Alfani e condotta dal giornalista Riccardo Buffetti. Fin dalla scorsa estate, il format ha saputo catalizzare l'attenzione su Arezzo, mettendo sotto i riflettori numerose figure di spicco del mondo dello sport e del calcio per analizzare la disciplina nei suoi aspetti tecnici e sociali.

L'ultimo incontro, tenutosi presso l'Auditorium della Sezione AIA di Arezzo, ha avuto come ospite d'onore l'allenatore Mario Somma, un nome indissolubilmente legato alla città per la clamorosa promozione in Serie B conquistata con l'Arezzo nei primi anni Duemila.

L'Ultima Uscita Pubblica: Un Commosso Addio

L'evento ha assunto un significato particolare, trasformandosi nell'ultima uscita pubblica ufficiale di Mario Somma nel ruolo di uomo di calcio. L'allenatore ha scelto proprio l'abbraccio di Arezzo, la città che lo ha visto trionfare, per annunciare il suo ritiro.

Analisi delle dichiarazioni di Mario Somma:

L'ex tecnico ha confermato di aver chiuso definitivamente con il mondo del calcio, sottolineando che "si è spenta la fiammella della passione" e che d'ora in poi sarà solo un appassionato. Ha motivato la sua scelta di rendere pubblica la decisione proprio ad Arezzo come il "momento ideale" per la sua ultima dichiarazione, al cospetto di amici, dell'ambiente amaranto e del presidente del Festival, Donato Alfani. Questo gesto di ritiro in un luogo così significativo sottolinea il forte legame emotivo che Somma mantiene con la città e la squadra.

Un altro tema toccato è stato l'orgoglio per il figlio, Michele, calciatore del Siena, definito uno dei suoi idoli. Ripercorrendo la sua carriera ad Arezzo, Somma ha ribadito che le sensazioni di quella storica promozione in B, di cui ad aprile si è celebrato il ventunesimo anniversario, sono "sempre vive". L'allenatore si è descritto come un tecnico "fuori dal coro" per la sua richiesta di "grande impegno", ma ha evidenziato come quell'Arezzo fosse una squadra matura e responsabile. Ha inoltre ricordato il "crescendo continuo" del sostegno del pubblico, culminato nei 13.000 spettatori della partita decisiva contro il Varese, prova della simbiosi creatasi.

Parlando della sua carriera più in generale, ha espresso il rammarico di non aver potuto centrare la promozione in Serie A anche con l'Arezzo (impresa poi riuscita con l'Empoli l'anno dopo), ma ha riconosciuto come l'ambiente aretino lo abbia arricchito profondamente, persino nei confronti con gli arbitri. Ha difeso la professionalità degli allenatori, spesso sottovalutata, e ha rivendicato con forza l'etichetta di onestà che nessuno gli ha mai potuto contestare. Un momento particolarmente toccante è stato il ricordo commosso della sua prima promozione, quella con la Cavese dalla Serie D alla C2 nel 2002/03, a cui la platea ha risposto con un lungo applauso.

Il Nostro Commento:

«L'addio al calcio di Mario Somma ad Arezzo non è stata una semplice conferenza stampa, ma una vera e propria chiusura del cerchio. L'ex tecnico ha scelto la città e l'ambiente che più lo hanno esaltato professionalmente ed umanamente per congedarsi, dimostrando un'autentica onestà intellettuale nel riconoscere che la "fiammella della passione" si è spenta. Le sue parole sulla responsabilità della squadra, sul ruolo dell'allenatore e sul legame viscerale con il pubblico aretino rimangono una preziosa testimonianza di un calcio fatto di valori e di emozioni profonde.»

La Soddisfazione degli Organizzatori

La quattordicesima edizione del Festival si è chiusa con grande soddisfazione anche per gli organizzatori. Il giornalista e project manager Donato Alfani, in qualità di presidente del Festival del Calcio Italiano – REVER, ha espresso tutta la sua emozione:

Analisi delle dichiarazioni di Donato Alfani:

Alfani ha parlato di "un'emozione unica" e di una "esclusiva che non poteva che concludere nel modo migliore" questa edizione. Ha ringraziato il pubblico e l'ambiente per l'accoglienza, ricordando come anche l'anno precedente a Latina il format avesse riscosso grande successo. Le sue parole sottolineano il valore aggiunto che l'intervista-confessione di Somma ha apportato alla manifestazione, suggellandone la qualità.

Con questo appuntamento, il Festival del Calcio Italiano si conferma un punto di riferimento per l'analisi e la celebrazione dello sport, mescolando sapientemente storie personali di grande spessore e riflessioni di carattere tecnico-sociale.