Calcio Inclusivo: La Rete che Vince Oltre il Campo
L'Impegno degli Organizzatori e il Valore dell'Inclusione
Torneo "Fondazione FILA Museum": Il Calcio a 5 Inclusivo che Unisce e Dà Continuità ai Progetti
Arezzo, 24 ottobre - La seconda edizione del Torneo "Fondazione FILA Museum" di calcio a 5 inclusivo si è rivelata un nuovo, grande successo, confermando l'importanza di fare rete per l'integrazione e la socializzazione attraverso lo sport. Presso gli impianti sportivi degli "Occhi Verdi", i ragazzi delle società Olmoponte Santa Firmina, A.S.D. Arlecchino, A.S.D. Electra e il Terranuova Traiana si sono ritrovati per una manifestazione che va oltre la competizione: un vero e proprio inno alla normalità e alla partecipazione.
Il successo dell'evento è frutto della visione e dell'impegno instancabile degli organizzatori, con l'Olmoponte Santa Firmina in prima linea, rappresentata da Salvatore Di Bella e Paolo Angioli, affiancati da Ernesto Piomboni, storico promotore del calcio integrato. Il loro obiettivo primario è stato quello di coinvolgere attivamente gli istruttori-educatori di ciascuna squadra, assicurando che il torneo non fosse un evento isolato, ma un tassello fondamentale per dare continuità ai rispettivi progetti di inclusione e socializzazione che le società portano avanti quotidianamente.
"Vogliamo che i nostri ragazzi vivano la dimensione dello sport in modo completo, che si sentano parte di una squadra e di un movimento più ampio," hanno sottolineato gli organizzatori. L'impegno non si è limitato alla logistica, ma si è esteso alla creazione di un contesto pedagogico e sportivo di alto livello. A bordo campo, infatti, l'attenzione e la qualifica degli educatori erano palpabili, a dimostrazione che l'aspetto umano e formativo è sempre centrale.
La presenza e l'interesse di figure istituzionali e sportive di spicco, come il Delegato del CONI di Arezzo, Alberto Melis, e il Campione del Mondo Francesco Graziani, hanno ulteriormente valorizzato la manifestazione, riconoscendo la profondità dell'impegno profuso. La loro partecipazione, attiva nell'incoraggiare e sostenere i ragazzi, ha inviato un messaggio chiaro: lo sport inclusivo è una priorità.
La cerimonia di premiazione, presieduta dai dirigenti e dagli ospiti d'onore, ha coronato un pomeriggio di sport e socialità. La medaglia consegnata a tutti i partecipanti non è stata solo un trofeo, ma il simbolo della gratificazione per l'energia e la voglia di questi ragazzi di "vivere la normalità della vita". Gli organizzatori hanno così rafforzato la loro promessa: investire nelle persone e nel valore ineguagliabile del calcio come strumento di crescita e integrazione.
