Amarezza e Orgoglio: Finisce il Percorso Europeo delle Azzurre

Europeo Femminile : Italia - Ingliterra 1 - 2
Italia : Giuliani; Oliviero, Lenzini, Salvai, Linari, Di Guglielmo; Cantore, Caruso, Giugliano, Bonansea; Girelli (capitano). Allenatore: Soncin
Inglilterra : Hampton; Bronze, Williamson, Morgan, Greenwood; Toone, Walsh, Stanway; James, Russo, Hemp. All. Sarina Wigman
Arbitro : Ivana Martinčić ( Croazia), Coadiuvato dagli assistenti la connazionale Rodjak-Karšić e la slovena Špur con Olofsson IV ufficiale, l’olandese Higler al Var e lo svizzero Fedayi San all’Avar
Marcatori : 33' Bonansea, 96' Agyemang, 119' Kelly
Italia-Inghilterra: Un Sogno Infranto, Lacrime e Amarezza per le Azzurre
La semifinale dell'Europeo femminile tra Italia e Inghilterra si è conclusa con un doloroso 1-2, lasciando le Azzurre in lacrime e con un profondo senso di amarezza. Un sogno accarezzato e poi svanito nel modo più crudele. Non è bastato "buttare il cuore oltre l'ostacolo" per superare un'Inghilterra cinica e una direzione di gara che ha lasciato più di un dubbio.
L'inizio della partita aveva illuso le Azzurre e i loro tifosi. La sfida era iniziata nel migliore dei modi, con il momentaneo vantaggio firmato da Barbara Bonansea al 33'. Un gol di pregevole fattura che aveva acceso le speranze di una storica finale. Le formazioni schierate dai due commissari tecnici riflettevano le strategie studiate: l'Italia di Soncin con Giuliani tra i pali, difesa a tre con Oliviero, Lenzini, Salvai, Linari e Di Guglielmo; centrocampo con Cantore, Caruso, Giugliano e Bonansea; in attacco la capitana Girelli. L'Inghilterra di Sarina Wiegman rispondeva con Hampton, Bronze, Williamson, Morgan, Greenwood in difesa; Toone, Walsh, Stanway a centrocampo; James, Russo e Hemp in avanti.
La partita, arbitrata dalla croata Ivana Martinčić, coadiuvata dalle assistenti Rodjak-Karšić e Špur, e con Olofsson come quarto ufficiale, ha visto momenti di grande intensità. L'Inghilterra, pur subendo il gol, non si è abbattuta e ha continuato a spingere. Il pareggio è arrivato in modo beffardo al 96' con Agyemang, subentrata dalla panchina. Questa rete ha punito un'Italia che, poco prima, aveva avuto l'occasione d'oro per il raddoppio con Severini, trovatasi sola davanti alla porta di Hampton ma incapace di finalizzare.
Il destino delle Azzurre si è poi compiuto al 119', quando un rigore molto discusso è stato assegnato all'Inghilterra per un presunto fallo di Severini. Nonostante le proteste azzurre e la croata Martinčić che si è rifiutata di rivedere l'episodio del contatto Severini-Mead, il direttore di gara è rimasto irremovibile. Dal dischetto Kelly ha calciato, Giuliani ha parato, ma sulla respinta l'inglese è stata più svelta di tutte a ribadire in rete. Il sogno si è infranto in quel momento, ancora una volta sotto gli occhi di Sarina Wiegman, la stessa CT che con l'Olanda aveva già interrotto la corsa delle Azzurre ai quarti di finale del Mondiale 2019.
Le ragazze di Soncin si fermano qui, ma lo fanno a testa altissima. Nonostante la sconfitta nel modo più crudele, con un pareggio subito a partita quasi finita e il colpo di grazia arrivato ai supplementari con un rigore altamente discutibile, la prestazione delle Azzurre è stata di grande carattere. Le lacrime in campo sono il simbolo di una notte senza balli, di un sogno svanito solo per una manciata di minuti, ma anche della consapevolezza di aver dato tutto per la maglia azzurra.