Pagellone Derby: Parivir è l'MVP, Malentacca cuore indomabile
IL PAGELLONE DEL DERBY: Parivir trascina l’Amaranto, Malentacca non molla mai
Non è mai una partita come le altre quando in palio c'è la supremazia cittadina. Oltre al risultato di 3-0, il derby tra le Rappresentative di Arezzo ha lasciato indicazioni preziose sullo stato di forma dei singoli. Ecco i protagonisti che hanno infiammato la sfida.
RAPPRESENTATIVA AMARANTO: Solidità e Cinismo
IL MIGLIORE - Mattia PARIVIR (Voto 8.5): L’uomo della provvidenza. La sua doppietta nella ripresa è un saggio di freddezza e senso della posizione. Firma il raddoppio che taglia le gambe agli avversari e chiude i conti con il tris. Oltre ai gol, svolge un lavoro prezioso per la squadra che fa decollare le ambizioni del gruppo. Cecchino.
BETTONI (Voto 7.5): Una spina nel fianco costante sulla corsia esterna. Ara la fascia di competenza con una falcata impressionante, garantendo alla squadra di Comanducci sia la spinta necessaria in fase offensiva che un ripiegamento puntuale in copertura. La sua gamba permette alla manovra amaranto di restare sempre larga e pericolosa. Stantuffo inesauribile.
GORI (Voto 7.5): Quantità e qualità al servizio del collettivo. Una prestazione di sostanza che permette all'Amaranto di mantenere l'equilibrio anche nei momenti di massima pressione avversaria. Motore del centrocampo.
Mister Claudio COMANDUCCI (Voto 8): Partita vinta sulla lavagna tattica. Azzecca la formazione iniziale e, soprattutto, gestisce magistralmente i cambi, mantenendo alta l’intensità proprio quando la stanchezza poteva rimescolare le carte. La squadra riflette la sua compattezza e la sua capacità di leggere i momenti del match. Stratega.
RAPPRESENTATIVA BIANCA: Cuore e Sfortuna
IL MIGLIORE - Andrea MALENTACCA (Voto 8): Definito "sette polmoni" per la capacità di coprire ogni centimetro di campo. È il cuore pulsante della mediana di Sandroni. Solo la sfortuna e i legni della porta gli negano la gioia di un gol che avrebbe meritato ampiamente per la qualità espressa. Indomito.
AQUILANO (Voto 7.5): Un cursore instancabile sulla fascia. Spinge con continuità creando superiorità numerica e si sacrifica con diagonali difensive fondamentali. Il suo tiro-cross nel primo tempo fa tremare la retroguardia avversaria. Pendolino.
BINDI (Voto 7): Si danna l'anima su tutto il fronte d'attacco, senza dare punti di riferimento. Il calcio gli nega la gioia più grande: quel gesto atletico da "eurogol" che avrebbe cambiato la storia del match, annullato solo per una questione di centimetri dal regolamento. Sfortunato protagonista.
IL GIUDIZIO COMPLESSIVO
Al di là dei voti, va tributato un plauso a tutti i componenti delle due rose. Ogni giocatore entrato in campo ha onorato la maglia con un impegno encomiabile, lottando su ogni pallone senza risparmiarsi. È stata una festa del calcio aretino dove il cuore e l'appartenenza sono stati i veri vincitori, insieme al fair play che ha contraddistinto la sfida.
