Cinquanta borse della spesa solidali per le situazioni di difficoltà

La Fap Acli, il Comune e Coldiretti Arezzo hanno concretizzato il progetto “Una mano per la spesa”. L’iniziativa prevede la consegna di prodotti alimentari per persone e famiglie in difficoltà economica
30.07.2020 19:07 di Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Uffici Stampa Egv , Marco Cavini
Cinquanta borse della spesa solidali per le situazioni di difficoltà

AREZZO – Cinquanta borse della spesa solidali per portare un aiuto concreto alle situazioni di bisogno. “Una mano per la spesa” è il nome del progetto promosso dalla Fap - Federazione Anziani e Pensionati delle Acli in sinergia con Coldiretti Arezzo e con i servizi sociali del Comune di Arezzo che troverà concretizzazione nella consegna di generi alimentari a persone e famiglie in difficoltà economica. La recente emergenza sanitaria ha infatti acuito i bisogni di numerosi cittadini e ha generato problematiche anche nel basilare approvvigionamento di beni di prima necessità, dunque l’iniziativa nasce con l’obiettivo di fornire un sostegno attraverso l’attivazione di una rete tra più realtà del territorio. La Fap-Acli di Arezzo, coordinata dal segretario provinciale Angiolo Chini, ha così previsto uno stanziamento di circa 2.500 euro per attivare questo importante progetto. «L’iniziativa - spiega l’aretino Paolo Formelli, vicesegretario nazionale della Fap-Acli, - è stata attivata dalla Fap-Acli a livello nazionale ed è stata poi declinata sui singoli territori in relazione alle effettive situazioni di bisogno, in collaborazione con associazioni e istituzioni locali. Siamo felici di esser stati fautori di un progetto che fornirà un aiuto reale a persone e famiglie che, già in difficoltà, sono state messe ancor di più alla prova dal Covid19».

Per concretizzare il progetto è stato coinvolto il Comune di Arezzo che, attraverso l’assessore alle politiche sociali Lucia Tanti, ha contributo all’individuazione delle situazioni di oggettiva difficoltà economica: i servizi sociali, infatti, hanno indicato cinquanta persone e famiglie a cui sarà fornito supporto con la consegna delle borse della spesa. «Il nostro ringraziamento va alla Fap-Acli - aggiunge l’assessore Tanti - per averci proposto questo progetto a cui abbiamo aderito con entusiasmo. I servizi sociali del Comune sono sempre pronti a collaborare con il terzo settore e il privato sociale, “corpi intermedi” che costituiscono vere e proprie antenne sul territorio, svolgendo una funzione di coesione e supporto che aumenta le capacità di interazione e di risposta alle situazioni di bisogno».

La fornitura dei prodotti è stata affidata a Coldiretti Arezzo che si è occupata della creazione delle cinquanta buste, ognuna dal valore di 50 euro, con frutta, verdura e altri prodotti delle aziende del territorio, favorendo così un’alimentazione a chilometro zero e di qualità. La consegna sarà effettuata a partire da mercoledì 29 luglio grazie al contributo dei volontari della Misericordia. «Quando le Acli ci hanno contattato, ci siamo subito attivati per collaborare insieme fattivamente a questo progetto - commenta Lidia Castellucci, presidente di Coldiretti Arezzo, - e ci teniamo a far partire il nostro sostegno proprio dalla sede del mercato di Campagna Amica di piazza Giotto, uno dei due mercati che abbiamo settimanalmente in città, insieme a quello di via Spallanzani. I nostri mercati in questi ultimi mesi hanno risposto con una voce univoca alle difficoltà che siamo stati chiamati a fronteggiare, e la voce è stata ed è quella della solidarietà che porta ancora Arezzo ad essere eccellenza nel suo saper fare rete. Nelle buste di “Una mano per la spesa” tutti prodotti locali, stagionali e a chilometro zero delle nostre aziende agricole, che non devono percorrere grandi distanze prima di giungere a destinazione e sono quindi più freschi. Questa scelta è un sollievo per le famiglie e anche un aiuto all’economia locale, all’occupazione e al territorio in un momento delicato. Coldiretti Arezzo è da sempre a disposizione per portare la testimonianza di un’agricoltura espressione forte di solidarietà, disponibilità e rispetto profondo di quelli che sono i cicli della terra nella vita di tutti i giorni. L’agricoltura sociale è la punta più avanzata della multifunzionalità che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le nostre imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico del nostro territorio con sostenibilità ambientale e difesa della salute e della qualità della vita».