L'Arezzo costretto a rincorrere: l'analisi delle mosse di Benedetti tra reazione e assetto offensivo

Il tecnico amaranto ha tentato di ribaltare il match con i cambi nell'intervallo, ma la partenza in salita e i gol subiti nei momenti chiave hanno vanificato la strategia.
28.09.2025 23:57 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: La Redazione di Sport a Km 0
L'Arezzo costretto a rincorrere: l'analisi delle mosse di Benedetti tra reazione e assetto offensivo

Analisi della Gestione della Gara di Mister Andrea Benedetti (ACF Arezzo)

L'analisi della gara contro il Cesena (sconfitta 4-2) suggerisce che mister Benedetti ha affrontato una partita complessa, caratterizzata da una partenza difficile e da una costante necessità di inseguire il risultato. La sua gestione si è concentrata sulla ricerca di un equilibrio tra reazione offensiva e stabilità difensiva, con l'obiettivo di non disunirsi nonostante i gol subiti.

1. La Difficile Partenza e la Necessità di Reazione

L'Arezzo ha subito il primo gol molto presto (Catena) e il raddoppio in un momento cruciale (Bison). La gestione iniziale di Benedetti, pur non evitando il doppio svantaggio, ha dimostrato la volontà di non arrendersi rapidamente:

Reazione Offensiva: Nonostante i gol subiti, l'Arezzo ha continuato a cercare la porta, con tentativi dalla distanza (Martino, Lorieri) e manovre offensive (Vlassopoulou per Razzolini), dimostrando di non chiudersi a riccio.

Accorciare le Distanze: L'episodio del primo gol di Razzolini (su corner di Vlassopoulou) è stato cruciale. Arrivato dopo il 2-0, ha dimostrato la capacità della squadra di sfruttare le palle inattive e la resilienza del gruppo nell'evitare un distacco psicologico.

2. Gli Interventi Tattici nell'Intervallo

Il gol subito in pieno recupero del primo tempo (Milan, 3-1) ha reso necessaria una mossa energica. Benedetti ha reagito all'inizio del secondo tempo con due cambi strategici (uscita di Corazzi e Nasoni E.):

Inserimento di Termentini e Viesti: Queste sostituzioni (fuori una centrocampista e un difensore) indicano la volontà di modificare l'assetto e dare nuova linfa per la rimonta. L'ingresso di Termentini ha contribuito a creare occasioni (tiro al limite dell'area al 63'), cercando di dare maggiore incisività alla manovra offensiva.

3. La Ricerca del Pareggio e i Cambi Finali

La ripresa ha visto un Arezzo più propositivo, come testimoniato dalle occasioni di Martino, Tamburini e, soprattutto, dal secondo gol di Razzolini che ha riaperto la partita sul 3-2.

Insistenza Offensiva: L'obiettivo di Benedetti era chiaramente quello di sfruttare l'onda emotiva del secondo gol per completare la rimonta.

Gestione del Finale: Le ultime sostituzioni (Bossi per Lorieri e Barsali per Martino) erano mirate a mantenere alta la pressione e a cercare il pareggio, o quantomeno a dare freschezza per contenere il Cesena nel finale. Purtroppo, il quarto gol del Cesena e le ammonizioni/espulsioni nel finale (Termentini, Barsali, Ciavorella) hanno reso vana la rincorsa, compromettendo la gestione degli ultimi minuti.

Conclusione

La gestione di Benedetti è stata proattiva e orientata all'attacco, specialmente dopo i gol subiti. Ha dimostrato coraggio nel cambiare l'assetto all'intervallo per cercare la rimonta. Tuttavia, la fragilità difensiva e l'incapacità di neutralizzare la reazione del Cesena dopo i due gol di Razzolini (il Cesena ha segnato il 3-1 nel recupero del P.T. e il 4-2 dopo il 3-2) sono i punti critici emersi dalla partita.