L'Impronta di Benedetti: L'Arezzo Di Carattere e di Gioco Non Sbaglia l'Approccio alla Gara (2-2).

Il tecnico aretino d'adozione ha preparato la gara con aggressività, mettendo le amaranto nelle condizioni di dominare e sfiorare la vittoria.
10.11.2025 16:22 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: La Redazione di Sport a Km 0
L'Impronta di Benedetti: L'Arezzo Di Carattere e di Gioco Non Sbaglia l'Approccio alla Gara (2-2).

La Mano Esperta di Benedetti: L'Arezzo di Carattere Non Sbaglia l'Approccio a Brescia

Il pareggio per 2-2 in trasferta contro il Brescia, maturato al termine di una gara ricca di emozioni e con il rammarico per una vittoria sfumata allo scadere, è la fotografia più nitida della guida tecnica di Andrea Benedetti all'ACF Arezzo. Un uomo di calcio di grande esperienza, che ha abbracciato con entusiasmo e motivazione il progetto amaranto, portando in dote un pragmatismo e una mentalità ben definiti.

La Gestione Lucida del Vantaggio e del Doppio Sforzo

Nella difficile trasferta contro il Brescia, Benedetti ha dimostrato tutta la sua capacità di preparare la partita tatticamente e di gestire i momenti chiave in campo.

Approccio Aggressivo e Concreto: Nonostante si trattasse di uno scontro esterno, l'Arezzo è sceso in campo con un piglio offensivo, trovando il vantaggio con Lorieri. Questo approccio aggressivo, volto a non subire l'iniziativa avversaria, riflette la volontà di Benedetti di vedere una squadra che non si accontenta, come lui stesso ha spesso sottolineato di volere.

Reazione al Pareggio: Dopo aver subito l'1-1 su rigore a fine primo tempo, la squadra non si è disunita. Nel calcio, subire un gol prima dell'intervallo è spesso un colpo psicologico; tuttavia, l'Arezzo è tornato in campo con la stessa determinazione, riuscendo a ritrovare subito il nuovo vantaggio con Tuteri. Questo è un chiaro indice della solidità mentale trasmessa dal tecnico, che valorizza i gruppi e non tollera cali di concentrazione.

L'Amarezza Finale: Il gol del 2-2 subito nel finale brucia, ma non cancella la grande prestazione. Se l'Arezzo ha sfiorato la vittoria ed è stata punita solo da un episodio dalla distanza, è perché Benedetti ha messo le sue giocatrici nelle condizioni di dominare il gioco e creare ripetute occasioni, come dimostra anche il tentativo di Tamburini respinto da Tasselli prima del pareggio definitivo.

Entusiasmo e Esperienza: Una Guida Solida

L'impronta di Benedetti è chiara: un mix di rigore tattico (come testimoniato dall'attenzione sugli schemi e i movimenti di gioco) e stimoli mentali. Il tecnico, aretino d'adozione con una lunga carriera alle spalle, aveva accettato l'incarico proprio con la dichiarata intenzione di affrontare una "esperienza che mi stimola e da cui sono certo di poter anche imparare molto", dimostrando grande umiltà e la volontà di mettersi sempre in discussione, nonostante l'esperienza.

Questo entusiasmo si riflette nelle sue giocatrici che, anche nei momenti più complessi della stagione, hanno sempre reagito con carattere, come dimostrato dalla gara di Brescia. Nonostante i risultati non abbiano sempre premiato le buone prestazioni, come lo stesso Benedetti ha ammesso, il lavoro sull'atteggiamento e sull'identità di gioco è costante e promettente per il futuro.

L'Arezzo di Benedetti si dimostra una squadra in crescita, capace di lottare alla pari con chiunque e di superare le difficoltà, un risultato che deriva dalla guida esperta e motivata del suo allenatore.