L'Aquila e l'Incompiuta: Perché il Vantaggio Numerico Non È Bastato

Simone Marmorini: Il Dominio del Montevarchi Non Si Trasforma in Gol

Le scelte di Simone Marmorini nel derby perso 1-0: il tentativo di sfruttare la superiorità numerica e la frustrazione di non aver trovato il varco decisivo.

Nonostante il dominio territoriale e la superiorità numerica per gran parte dell'incontro, il Montevarchi è uscito sconfitto dal campo, e l'analisi della gestione tecnica di Simone Marmorini deve concentrarsi sulla mancanza di cinismo e sulla difficoltà di scardinare un blocco difensivo compatto.

Approccio Aggressivo e Assetto Offensivo

Marmorini aveva impostato la gara con l'intenzione chiara di ottenere i tre punti, optando per un assetto iniziale (3-5-2 con forti spinte esterne) che era orientato all'attacco. La presenza di Nannini a dettare i ritmi e la ricerca immediata della profondità sono state le chiavi di lettura iniziali. Questo approccio ha prodotto subito occasioni e ha messo sotto pressione il Terranuova.

Il Mancato Sfruttamento dell'Uomo in Più

L'espulsione di Bruni al 30' p.t. ha rappresentato un'occasione d'oro per Marmorini. L'allenatore ha gestito il vantaggio numerico cercando di intensificare il forcing offensivo, come confermato dal cambio nell'intervallo con l'inserimento di Galastri (per Galeota), che ha aumentato la qualità della manovra.

Tuttavia, il Montevarchi non è riuscito a tradurre questo dominio in gol. La difficoltà principale è stata quella di trovare il modo di superare il "muro" a dieci eretto da Becattini.

Occasioni non Capitalizzate: Nonostante diverse opportunità (il gol annullato a Tommasini, il palo sfiorato da Bassano, i tentativi di Bocci e Cecconi), l'Aquila ha spesso scontrato la sua manovra contro la densità difensiva avversaria, mancando forse la velocità necessaria nell'esecuzione o la precisione nell'ultimo passaggio.

La Frustrazione del Finale: L'incapacità di segnare ha portato a una crescente frustrazione che si è pagata caro. Mentre Marmorini cercava l'assalto finale (con ingressi di Tatti, Rosini e Menchetti per dare nuova linfa), la squadra si è sbilanciata eccessivamente, lasciando spazio al contropiede decisivo che ha condannato il Montevarchi allo scadere.

La gestione di Marmorini è stata improntata all'attacco e al controllo del gioco, ma la sconfitta evidenzia come, nel calcio, il dominio statistico non sempre corrisponda al successo se manca la capacità di capitalizzare le occasioni e di prevenire il rischio di un colpo improvviso da parte di un avversario difensivamente organizzato.