"Come frulla il cuore", di Romina Ermini dedicato a Luca Frullini. 

23.09.2022 21:49 di Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Romina Ermini
"Come frulla il cuore", di Romina Ermini dedicato a Luca Frullini. 

Chi scrive un articolo, di solito, tende semplicemente a raccontare i fatti in e dare informazioni e aggiornamenti in maniera  totalmente oggettiva.

Ero partita con l'idea di concentrarmi su certi argomenti di cui vado matta a livello calcistico, ma, poco fa, mentre stavo mettendo in ordine, ho trovato una foto, la stessa che qualche giorno fa Antonio Bruno ha pubblicato insieme all'intervista, per l'appunto del mio babbo.

Per me questa immagine rappresenta gli anni più belli della mia vita e non esagero, non a caso, quando passo davanti allo stadio Del Buffa, scappa la lacrimuccia, sinonimo di nostalgia di anni meravigliosi.

Io e la mia mamma seguivamo sempre la nostra A.S Figline ed avevamo un idolo, che indossava la maglia numero 7.

Ci ricorderemo sempre quando, poco prima del match, entrava in campo coi propri compagni e teneva un pantalone della tuta gialloblu più alto e l'altro più basso, una moda che poi, negli anni successivi, è nata veramente.

Come si suol dire, era già oltre... 

"Era uno dei miei giocatori preferiti, il classico elemento che poteva spaccare in due la partita, specie quando mister Giampiero Colcelli lo faceva partire dalla panchina. Era in uno spogliatoio che, tutt’oggi, è ricordato molto volentieri da noi amanti del calcio azzurro; i vari Parretti, Ciabini, il povero Martelli, Bargellini, Spugnoli, Ducci, Cassiolato o Di Franco erano una piccola grande parte di un gruppo che ci regalò la soddisfazione di accarezzare l’allora campionato Interregionale per molto tempo. Salimmo in Eccellenza, era il primo anno del massimo campionato regionale. A soli 42 anni, a fronte di un brutto male, se n’è andato ma ancora, a distanza di tempo, il buon Luca è sempre ricordato con grande affetto da tutti noi con i suoi scatti, i biondi capelli a spazzola e le giocate che hanno fatto infiammare tutta la gradinata e non solo. La vita gli ha giocato per davvero un bruttissimo scherzo, però è e resterà uno dei giocatori più apprezzati di inizio anni 90.... "

Così il giornalista Massimo Bagiardi, che ringrazio tantissimo, ricorda il calciatore al quale ho voluto dedicare questo articolo, una presentazione concreta e veritiera, semplice e nostalgica, ricca di sentimento. 

Come dice il suo ex compagno di squadra Thomas Mugnaini, fortissimo difensore

" Era una persona molto seria, grande passione ed impegno, scendeva in campo a Figline come se giocasse in serie A "... 

Una definizione che mi ha colpito di Thomas è stata quella di chiamarlo "Leader Silenzioso", in quanto dava l'esempio non con le parole, ma con i fatti... L'ex difensore gialloblu continua descrivendolo come calciatore "sensibile, timido a tratti, senza il bisogno di apparire o essere fuori dalle righe.." Inoltre mi commuove quando mi ricorda che ero una bambina e il mio babbo il suo D.S. e chi meglio può continuare a descrivere questa meraviglia di persona... 

"... Babbo, se ti dico Luca Frullini, o, il Frulla, come lo chiamavamo noi, cosa ti passa per la testa? " 

E qui si parte con la nostalgia.. 

"Dal punto di vista tecnico era uno dei pochi calciatori che sapevano saltare l'uomo, dotato di tutti i gesti tecnici del calcio, sapeva rompere le partite, nonostante fosse un ragazzo taciturno, stimola a il gruppo. Dal punto di vista umano l'impegno e la professionalità facevano di Luca un esempio per tutti. Ricordo che agli allenamenti era sempre il primo a scendere in campo l'ultimo a lasciarlo, era un perfezionista in tutto. Quando l'ho prelevato dalla Sangiovannese, già dal primo incontro mi ha dato l impressione che il suo apporto sarebbe stato determinante per gli obiettivi del Figline e, nonostante la categoria fosse inferiore, si è subito messo a disposizione a 360°.

Penso che oggi calciatori con le sue qualità né esistano pochi e Luca resterà per me sempre un ricordo indelebile"... 

"Mi viene in mente un ragazzo d'oro, sempre sorridente e sempre pronto al sacrificio... Era sempre il primo ad entrare in campo per fare gli addominali o per scaldarsi, mentre tutto il resto del gruppo era ancora negli spogliatoi" 

Così lo ricorda un altro suo ex compagno gialloblu, il grande Riccardo Tarantino. 

Anche il forte Fulvio Nuti afferma che "la serietà, la lealtà nei rapporti, lo spirito di sacrificio, l'umiltà, erano le sue caratteristiche, nonostante spiccasse nel gruppo come qualità, oltre ad una buona dose di ironia..." 

E poi il bomber Marco Bernini, che lo ricorda così "ragazzo fantastico, insieme abbiamo vissuto momenti bellissimi, dentro e fuori dal campo... Una persona speciale!!!" 

Appena ho sentito un episodio di Vieri Morettini, ex Figline, mi sono sbellicata dalle risate.. "la prima cosa che mi viene in mente di Luca è extracalcistica, noi venivamo in macchina insieme, ci trovavamo a Firenze Sud, al parcheggio del vecchio Hotel Hilton col Tara e il Nocentini.. quando prendeva la macchina, guidava talmente piano che ci superavano anche i tir e poi era tutto un guardarsi il ciuffo allo specchietto centrale... Favoloso!!! "

E poi Matteo Fiani, figlinese doc

" Luca era un caro amico, ho avuto la fortuna di vederlo giocare negli anni d'oro del mio Figline, per poi averlo anche come compagno di squadra a Pian Di Sco'.. Avevamo instaurato un bellissimo rapporto di amicizia e stima... Poi la malattia purtroppo ha vinto e rimane solo il ricordo..."

"Era un ragazzo che si impegnava molto e in campo lo dimostrava in più era una brava persona"... Altra definizione rilasciata dal suo ex presidente giallo blu Paolo Del Buffa. 

Ma sentiamo il grandissimo e affermato mister Marco Brachi come lo ricorda :

"ci conoscevamo dentro e fuori dal campo, era un venditore anche lui, ci trovavamo spesso e facevamo grandi chiacchierate di calcio e come giocatore uno degli esterni più forti nel campionato di eccellenza degli anni 90... Ci siamo incontrati, io giovane allenatore agli esordi, lui già in là con gli anni, ricordo quel Figline che aveva lui e Simone Sereni sulle fasce, un piacere per gli occhi e giocarci contro... "

Ma sentiamo anche un suo ex mister, ovvero "il lupo" Luciano Ravenni 

"Un piacere averlo allenato, ottimo giocatore e gran bella persona, amava il calcio come nessun altro. 

Una grande perdita per noi che viviamo questo mondo, nello spogliatoio era il massimo, un grande carisma..." 

Con tutti questi bellissimi pensieri concludo questo spazio dedicato a questa persona speciale che mi frulla spessissimo in testa... Il ricordo di una bambina tifosa gialloblu che seguiva, insieme alla sua mamma, la squadra del suo babbo D.S.  e che avevano un idolo con la maglia numero 7 di nome Luca Frullini. 

"Romina, per 3 anni 5 volte alla settimana dallo sheraton a Firenze sud a figline andata e ritorno ho passato momenti fantastici con luca...grande calciatore, ala fantastica...

Io che l'anno prima da avversario avevo giocato contro il trio Frulla-Valgi-Di Franco... Ero eccitato da poter venire a giocare con loro..poi scelte di mercato via Di Franco e dentro Sereni.. 

Ma con Luca cavolate e risate in camera,in ritiro, in macchina durante i vari viaggi da Firenze.. Però, per non essere banale, ti racconto questo annedoto extra calcio,nel tragitto poggerina stadio, l'ultimo giorno di ritiro.. Leggera pioggia..io in macchina con Cortesi e Mugnaini, il Frulla che ci sorpassa, dopo 3 curve, si trova la macchina di Luca intraversata nel mezzo di strada: e lui che dice "maremma facevo 30 all'ora e m'è andata via in curva...Questo "facevo 30" gli s'è ripetuto per 3 anni di fila... 

E poi Luca Nocentini continua così.. 

"Io l'anno che arrivai a Figline col mister Donatini arrivai in ritardo in ritiro, perchè da Scandicci (dove giocavo) quando partii per le vacanze dovevo andare a Pontassieve..poi durante l'estate arrivò Paolo Del Buffa e mi volle portare a Figline (per fortuna) ma ormai avevo fissato le ferie che finivano dopo l'inizio del ritiro alla poggerina... E quando arrivai al campo, la persona che era ad aspettarmi per portarmi al ritiro era Pieraldo..il primo contatto dei miei 6 anni a figline..

Che a parole mi fece sentire importantissimo per quel progetto..più di quanto meritassi..ricordi indelebili"...