Una firma casentinese sui record del nuoto italiano: il "tocco" di Emanuele Cherubini
Nuoto: c’è una firma casentinese sui trionfi degli Assoluti. Il "Metodo Cherubini" conquista Riccione
BIBBIENA (AR) – Non ci sono solo i cronometri e le bracciate a scandire il successo del nuoto italiano. Dietro i record e le medaglie dei Campionati Italiani Assoluti di Riccione, batte un cuore casentinese. È quello del dottor Emanuele Cherubini, fisioterapista e osteopata di Bibbiena, la cui presenza a bordo vasca è diventata un fattore determinante per alcuni dei più grandi protagonisti del panorama nazionale.
Il record storico di Lisa Angiolini
Il risultato che più ha fatto tremare le tribune di Riccione porta la firma di Lisa Angiolini. La nuotatrice del Gruppo Sportivo Carabinieri e della Virtus Buonconvento, già reduce dall'esperienza olimpica di Parigi 2024, ha scritto una pagina di storia: con un incredibile 2’18’’96 ha siglato il nuovo record italiano in vasca corta nei 200 rana.
Una prestazione figlia di un talento immenso, ma anche di un recupero fisico prodigioso. Il dottor Cherubini ha infatti curato e riabilitato la spalla dell'atleta, colpita recentemente da un serio infortunio, permettendole di tornare ai massimi livelli e di conquistare anche due titoli italiani (50 e 100 rana) e un argento nei 100 misti.
Dalla Chimera Nuoto ai podi nazionali
L'eccellenza casentinese non si ferma alla rana. Un altro sussulto è arrivato dalla giovanissima Sofia Napoli (classe 2010) della Chimera Nuoto di Arezzo. La giovane promessa ha abbattuto un record italiano nei 400 misti categoria Juniores che resisteva da ben dieci anni, fermando il tempo a 4’36’’94.
Il legame tra Cherubini e la Chimera Nuoto è ormai un sodalizio d'acciaio: da vent’anni la sinergia con il Palazzetto del Nuoto di Arezzo garantisce una prevenzione tale che nessun atleta della società accusa problematiche alla spalla. Da segnalare inoltre l'ottimo secondo posto di Marco Lamberti negli 800 stile libero, a conferma di un team che lavora all'unisono per l'eccellenza.
Il segreto del "MetChe": l'innovazione che protegge la spalla
Ma qual è il segreto dietro questa condizione fisica ottimale? La risposta sta nel MetChe, il metodo specifico ideato e brevettato dallo stesso Cherubini. Si tratta di un approccio multidisciplinare che unisce:
Trattamenti manuali mirati.
Esercizi chinesiologici specifici.
L'utilizzo di uno speciale elastico progettato per accompagnare il gesto tecnico, garantendo il riequilibrio osseomuscular-tendineo.
«Tanti bei risultati dei Campionati Italiani Assoluti pongono le proprie radici in terra d’Arezzo», commenta con orgoglio il dottor Cherubini. «Il percorso di questi atleti ha confermato come lavoro quotidiano, pianificazione e attenzione alla persona a 360° facciano la vera differenza ai massimi livelli dello sport».
Ancora una volta, il Casentino si conferma terra di eccellenze, capace di esportare competenza e innovazione nelle competizioni più prestigiose d'Italia.
