La neopromossa Bra si affida a Nisticò e a un'illustre amicizia: il progetto che rinasce in Serie C

Il Bra, una neopromossa con i piedi per terra
Il Bra, squadra neo-promossa nel campionato di Serie C, si prepara a un'avventura storica con un approccio pragmatico e radicato nel territorio. A guidare la matricola piemontese è l'allenatore Fabio Nisticò, la cui storia personale riflette perfettamente la filosofia della squadra: un mix di passione per il calcio e concretezza lavorativa.
Secondo quanto riportato in un articolo del 4 agosto sulla Gazzetta dello Sport, il successo del Bra è stato costruito su fondamenta solide, quasi letteralmente. L'allenatore ha rivelato di dividere la sua giornata tra l'impresa edile di famiglia e il campo da gioco. "Mi sveglio all’alba, vado in magazzino, coordino gli operai e partiamo con i lavori. La mattina giro per i cantieri, gestisco l’impresa edile di famiglia. Poi dal pomeriggio alla sera sono in campo", ha raccontato.
Questa doppia vita è una scelta consapevole per Nisticò, che non ha mai pensato di abbandonare il suo lavoro principale per dedicarsi unicamente al calcio. Per lui, il mestiere di allenatore è "pericoloso", privo di certezze, e preferisce mantenere un equilibrio che gli consenta di affrontare le sfide del campo con maggiore serenità. L'allenatore, che ha guidato la terza squadra più giovane del girone A di Serie D alla promozione, ha ammesso di analizzare i video degli avversari e confrontarsi con il suo staff anche mentre è in ufficio, a dimostrazione di una dedizione totale, seppur su due fronti.
La promozione, giunta dopo 11 anni di assenza dalla Serie C, è stata un'impresa inaspettata. Nisticò ha sottolineato come la dirigenza, guidata dal presidente Germanetti (alla guida del club da 18 anni), sia riuscita a costruire una squadra vincente senza investimenti esagerati. Ora, la squadra è pronta per il debutto in Coppa Italia contro l'Arezzo e per l'esordio in campionato in trasferta contro la Sambenedettese, un'esperienza che si preannuncia ricca di emozioni, con un pubblico molto più numeroso rispetto a quello a cui il Bra è abituato.
Una novità importante per il club è l'arrivo di una figura illustre in società: l'ex portiere Stefano Sorrentino come direttore tecnico. Nisticò ha espresso grande soddisfazione per la collaborazione, descrivendo il rapporto con Sorrentino come un'amicizia sincera che dura da anni, iniziata ai tempi del Torino e consolidatasi durante un'esperienza passata nel Chisola.
Con un tecnico con la testa sulle spalle e un nuovo direttore tecnico di alto profilo, il Bra si prepara ad affrontare il professionismo con l'entusiasmo di una neopromossa e la concretezza di chi sa che le vittorie si costruiscono giorno per giorno, sia in campo che fuori.