La partita a scacchi di Andrazza e Zanco

L'amichevole tra Montecatini e San Giobbe vista dalla panchina: pazienza e gestione dell'emergenza le chiavi che hanno deciso il match ben oltre il punteggio finale.
10.09.2025 23:00 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: La Redazione di Sport a Km 0
La partita a scacchi di Andrazza e Zanco

BULLS SOTTO ESAME: L'ANALISI TATTICA DI MONTECATINI-SAN GIOBBE

Monsummano Terme – Oltre al risultato finale di 71-56 in favore de La T Tecnica Gema Montecatini, la sfida amichevole contro l'Umana San Giobbe Basket ha offerto spunti interessanti per un'analisi più approfondita. La gestione della gara e le scelte tattiche dei due tecnici, Marco Andrazza per Montecatini e Nicolas Zanco per Chiusi, hanno delineato un quadro chiaro delle differenze tra le due squadre in questa fase di preparazione.

L'approccio di Nicolas Zanco: Partenza sprint e gestione dell'emergenza

L'Umana San Giobbe ha iniziato la partita con grande aggressività, un chiaro segnale della mentalità voluta da coach Zanco. La sua strategia iniziale si è concentrata sul tiro da fuori, sfruttando la precisione di giocatori come Chapelli e Lorenzetti. Questa scelta ha colto di sorpresa Montecatini e ha permesso ai Bulls di portarsi in vantaggio. Zanco ha dimostrato di voler testare fin da subito l'efficacia del suo attacco, cercando di aprire il campo e creare spazi per le penetrazioni.

Tuttavia, il piano di gara ha subito un duro colpo a causa delle assenze e degli infortuni. La perdita di Raffaelli e Molinaro, giocatori chiave nel pitturato, ha limitato notevolmente le opzioni offensive e difensive. L'uscita di Lorenzetti ha rappresentato la classica "goccia che fa traboccare il vaso", costringendo Zanco a giocare con rotazioni ridotte e a sacrificare l'intensità che aveva contraddistinto l'inizio del match. La gestione dell'emergenza è stata l'aspetto più complesso, e il coach ha cercato di ovviare con cambi e riadattamenti, ma il divario fisico e tecnico è diventato insostenibile nel finale.

La risposta di Marco Andrazza: Pazienza, fisicità e controllo totale

Dall'altra parte del campo, Marco Andrazza ha gestito la partita con la calma di un veterano. Inizialmente, ha permesso alla sua squadra di assorbire l'impatto dei Bulls, senza farsi prendere dal panico. La tattica di Montecatini si è basata sulla difesa paziente e sulla fisicità, caratteristiche che hanno permesso di annullare progressivamente il vantaggio di Chiusi.

Andrazza ha saputo sfruttare al meglio la profondità del suo roster. Nonostante il test amichevole, la sua squadra ha mantenuto un'intensità costante e un'ottima gestione del ritmo. Il punto di svolta tattico è arrivato nel secondo e terzo quarto, quando Montecatini ha alzato il livello difensivo e ha saputo capitalizzare le occasioni in attacco, sia con tiri dalla media distanza che con i preziosi punti dalla lunetta. La sua gestione ha mostrato un approccio orientato al controllo del gioco e alla ricerca del "colpo di grazia" quando l'avversario ha iniziato a mostrare segni di cedimento.

Conclusioni: La gestione vince sul talento iniziale

In sintesi, la partita è stata un chiaro esempio di come la gestione della gara e la profondità della panchina possano prevalere sulla fiammata iniziale di una squadra. La San Giobbe, pur mostrando qualità e un'ottima partenza, è stata messa in ginocchio dalle assenze e da una panchina corta. Zanco ha dovuto "inventarsi" soluzioni, ma il divario è cresciuto inesorabilmente.

Montecatini, sotto la guida di Andrazza, ha dimostrato di essere una squadra solida e ben organizzata. La vittoria è il frutto di una mentalità paziente e di un'eccellente condizione fisica, che hanno permesso ai termali di prendere il sopravvento nel momento chiave della partita. Questo test amichevole ha evidenziato per entrambe le formazioni i punti di forza e, soprattutto, gli aspetti su cui lavorare prima dell'inizio del campionato.