La Giostra del Saracino: quando la storia si risveglia ad Arezzo

La lettura del Bando, momento clou della mattinata, prelude alla sfida del pomeriggio
07.09.2025 14:14 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: La Redazione di Sport a Km 0
La Giostra del Saracino: quando la storia si risveglia ad Arezzo

Arezzo, il cuore batte all'unisono: la città si sveglia al suono dell'Araldo

Arezzo si è risvegliata oggi con l'eco di un antico passato che si fonde con il presente. La giornata della Giostra del Saracino è un rituale che ogni aretino porta nel cuore, un'emozione che si rinnova di anno in anno, scandita da suoni e gesti che affondano le radici nella storia medievale della città.

Un risveglio di tradizione e passione

Il primo colpo di mortaio delle 7 del mattino ha squarciato il silenzio, segnando il buongiorno della Giostra dopo la notte di cene propiziatorie che hanno infiammato i quattro quartieri: Porta Crucifera, Porta del Foro, Porta Sant'Andrea e Porta Santo Spirito. L'aria era già carica di attesa e di quell'orgoglio viscerale che lega ogni aretino al proprio rione.

Alle 10.30, la Lancia d'Oro, quest'anno dedicata ai 100 anni dell'Arezzo calcio e realizzata dall'intagliatore Francesco Conti, è stata prelevata dal Duomo per essere riportata in Comune, in attesa di essere contesa nel pomeriggio.

L'Araldo legge il Bando: il cuore della città si ferma

Alle 11, il secondo colpo di mortaio ha annunciato uno dei momenti più solenni e attesi: l'uscita dell'Araldo della Giostra, Francesco Chiericoni, dal Palazzo Comunale. Con la sua voce, l'Araldo ha letto il Bando della Giostra, un documento che non è solo un invito a partecipare, ma un richiamo alla cittadinanza a rivivere la propria storia. La cerimonia si è ripetuta in diversi punti strategici della città – Piazza della Pieve, Piazza San Michele, l'incrocio tra Corso Italia e Via Roma e Piazza San Francesco – dove gli aretini si sono riversati in massa per applaudire e ascoltare, assaporando ogni parola che risveglia l'antica sfida tra il Saracino e i cavalieri.

Oltre 400 figuranti per un sogno collettivo

Oltre 400 persone, tra armati del Comune, sbandieratori, musici, dame e paggi, hanno dato il loro contributo per la buona riuscita della manifestazione. Il loro impegno e la loro passione sono il vero motore della Giostra, un'eredità che si tramanda di generazione in generazione. Nel pomeriggio, la Giostra entrerà nel vivo: alle 17 il quinto colpo di mortaio annuncerà l'ingresso in Piazza Grande, il palcoscenico naturale della manifestazione, per la tradizionale sfilata e la gara cavalleresca.

I Musici della Giostra eseguiranno l'Inno del Saracino "Terra d'Arezzo", preludio alle carriere contro il Buratto. I cavalieri dei quattro quartieri si sfideranno per conquistare l'ambita Lancia d'Oro. Sarà un pomeriggio di adrenalina e passione, che culminerà con la consegna della Lancia al quartiere vincitore, il Te Deum di ringraziamento in Cattedrale e i colpi di mortaio che sanciranno la vittoria.

Oggi, più che mai, Arezzo si dimostra unita, fiera delle sue tradizioni e pronta a vivere un'altra pagina di storia.