Baldaccio Bruni: la Tattica di Battistini Asfalta la Rondinella (3-0)
️ La Partita a Scacchi degli Allenatori: Analisi Tattica di Baldaccio Bruni-Rondinella (3-0)
L'anticipo dell'11ª giornata tra Baldaccio Bruni e Rondinella Marzocco non è stata solo una partita di calcio, ma una vera e propria sfida tattica che ha visto il trionfo della lucidità strategica di Pierfrancesco Battistini sulla pur solida capolista di Stefano Tronconi.
🟢 1. Baldaccio Bruni: La Rivincita di Battistini
Baldaccio Bruni, Chiave Tattica: Ritrovato orgoglio, cinismo e sfrutta le fasce laterali.
L'Approccio Psicologico-Tattico
La Baldaccio Bruni arrivava da un periodo difficile e con l'obiettivo impellente di ritrovare la vittoria. La scelta di Battistini è stata duplice:
Motivazione: Trasformare la pressione in ferocia agonistica e orgoglio. Le fonti pre-partita indicavano che la Rondinella avrebbe affrontato "undici leoni inferociti, smaniosi di ottenere un risultato utile", un chiaro riflesso dello spirito inculcato dal mister.
Solidità e Ripartenza: Mettere in campo una squadra solida e compatta (probabilmente schierata con un 4-4-2 o un 4-3-3), in grado di contenere l'iniziativa della capolista e, soprattutto, di pungere in contropiede.
La Gestione del Vantaggio e del Match
Battistini ha gestito la partita in modo impeccabile, dimostrando grande cinismo:
Sfruttamento delle Fasce: I primi due gol sono nati da azioni per vie esterne e cross in mezzo. Questo suggerisce un piano di gioco ben preciso: aggredire gli spazi lasciati aperti dai terzini della Rondinella o sfruttare la superiorità numerica sulle corsie per servire i taglianti in area (Giovagnini e Monini).
Capacità Reattiva: Dopo il raddoppio, il momento cruciale è stata la parata di Vaccarecci sul rigore di Polo. La squadra di Battistini ha evitato l'immediato accorcio degli avversari, preservando intatto il morale e portando il doppio vantaggio all'intervallo.
Chiusura con Palla Inattiva: Il terzo gol di Gorini, arrivato da calcio piazzato, ha chiuso definitivamente il confronto. La capacità di sfruttare una situazione statica da lunga distanza è il segno di una concentrazione e di una ricerca costante della porta avversaria, anche a partita inoltrata.
2. Rondinella Marzocco: L'Inciampo di Tronconi
Rondinella Marzocco, Chiave Tattica Fallita: Mancanza di "testa" e difficoltà nell'affrontare la reazione avversaria.
La Criticità Pre-Partita
La Rondinella Marzocco, pur essendo capolista, era considerata da Tronconi stesso una squadra che doveva evitare di guardare la classifica e mantenere umiltà e ferocia agonistica.
La chiave tattica che doveva essere utilizzata in trasferta era: "servirà più testa che gambe" per contenere gli avversari "inferociti".
L'Errore di Approccio e la Sconfitta
La gestione della Rondinella è stata deficitaria, soprattutto nell'approccio alla gara:
Mancanza di Concretezza: La Rondinella non è riuscita a imporre la propria identità di gioco, lasciando troppo spazio alle iniziative laterali della Baldaccio.
Fragilità Difensiva sulle Fasce: I due gol subiti nel primo tempo, entrambi su cross, indicano una mancanza di copertura o di comunicazione tra la difesa centrale e i terzini, che non hanno saputo contenere le sortite dei padroni di casa.
Momento Chiave Fallito: Il rigore fallito da Polo a metà primo tempo è il momento psicologico che ha definitivamente compromesso la partita. Se da un lato Tronconi si aspettava che la squadra mettesse "più testa", la mancanza di lucidità dagli undici metri e la susseguente frustrazione hanno impedito la rimonta.
Cambi Tardivi o Inefficaci: Tronconi ha cercato di rimediare sostituendo Mazzolli (presumibilmente un difensore o centrocampista) con Zellini all'inizio della ripresa, ma la sostituzione non ha cambiato l'inerzia del match. I cambi successivi (Nannucci e Noviello al 75') sono arrivati dopo il 3-0 di Gorini, quando la partita era ormai compromessa, limitandosi a pura gestione.
Conclusioni: Il Verdetto del Campo
La vittoria della Baldaccio Bruni è un trionfo della mentalità e dell'applicazione del piano di gioco. Mister Battistini è riuscito a far ritrovare ai suoi giocatori l'orgoglio perduto, trasformandoli in una "grande squadra" capace di colpire nei punti deboli dell'avversario (le fasce laterali) e di essere cinica sui calci piazzati.
Al contrario, la Rondinella di Tronconi, considerata una squadra che doveva usare la "testa" per superare l'ostacolo, è apparsa nervosa e vulnerabile, soprattutto nei meccanismi difensivi laterali. La sconfitta netta 3-0, con l'aggravante del rigore fallito, costringe mister Tronconi a un'immediata riflessione per recuperare quella umiltà e quella concentrazione che avevano caratterizzato la cavalcata della capolista.
