L'impegno oltre il campo: la preparazione dei tennisti in carrozzina

Il tennis in carrozzina: tra agonismo e passione
La forza e la determinazione nel tennis in carrozzina non si manifestano solo durante le partite, ma soprattutto nel costante impegno che gli atleti mettono in ogni sessione di allenamento. Questa disciplina, che unisce tecnica, resistenza e agilità, richiede una dedizione totale, un vero e proprio lavoro a tempo pieno per chi mira a competere ai massimi livelli, sia in Italia che all'estero.
Allenamenti intensi per grandi sfide
Per prepararsi al meglio a competizioni come i Campionati Italiani a Squadre, gli atleti del Tennis Giotto si sottopongono a un programma rigoroso. La squadra, composta da Andrea Morandi, Roberto Mazzi, Pasquale Greco e Lorenzo Dell’Innocenti, si allena tre volte a settimana sotto la guida del maestro Giacomo Grazi. Le sedute sono un mix di preparazione fisica, allenamento tecnico sui colpi e strategia di gioco. L’obiettivo è arrivare pronti e competitivi all'importante kermesse sportiva, che vedrà la squadra aretina confrontarsi con le migliori formazioni d'Italia.
Il desiderio di emergere
La passione e la voglia di crescere sono il motore che spinge questi atleti a superare ogni ostacolo. Lo dimostra il percorso di Lorenzo Dell’Innocenti, che occupa la posizione 107 nella classifica mondiale e punta a scalare ulteriormente la classifica internazionale. Un'ambizione condivisa anche da Andrea Morandi, che ha recentemente conquistato un posto sul podio in un torneo internazionale in Romania. Nonostante un inizio non facile, la sua grinta gli ha permesso di recuperare e di dimostrare tutto il suo potenziale. Morandi guarda a questo campionato nazionale con grande interesse, con l'obiettivo di continuare la sua ascesa nella classifica mondiale.
L'impegno di questi atleti è un esempio di come lo sport possa essere una palestra di vita, dove il duro lavoro e la perseveranza portano a risultati significativi, dentro e fuori dal campo. La loro partecipazione ai Campionati Italiani ad Arezzo non è solo una competizione sportiva, ma la testimonianza di una passione inarrestabile.