Calcio Giovanile: L'Olmoponte Santa Firmina e l'AIA Fanno Squadra

Dirigenti e arbitri aretini uniti per il dialogo e la crescita etica dei giovani atleti.
13.11.2025 15:11 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: La Redazione di Sport a Km 0
Calcio Giovanile: L'Olmoponte Santa Firmina e l'AIA Fanno Squadra

Incontro Storico a OlmoPonte Santa Firmina: Dirigenti e Arbitri a Confronto

Arezzo, 13 novembre 2025 - Un appuntamento di grande importanza per la crescita sportiva ed educativa dei giovani atleti aretini si è tenuto mercoledì sera, 12 novembre, presso la Club House della società Olmoponte Santa Firmina in via del Verrocchio, Arezzo. L'evento, una vera e propria convention dedicata ai valori del calcio giovanile, ha messo a confronto la dirigenza del club con i massimi rappresentanti della Sezione AIA (Associazione Italiana Arbitri) di Arezzo.

Un Dialogo Cruciale per la Crescita

L'incontro è stato fortemente voluto per avviare un dialogo costruttivo e fare chiarezza sulla funzionalità delle regole del gioco, ma soprattutto per rinsaldare il concetto di collaborazione e rispetto in campo, in particolare nelle categorie giovanili.

A fare gli onori di casa, per l'Olmoponte Santa Firmina, c'erano il presidente Marco Treghini e i dirigenti di punta del settore giovanile e della scuola calcio: Andrea Dragoni, Maurizio Gori, Salvatore Di Bella e Paolo Angiioli. Al loro fianco, il responsabile tecnico Fabio Brachelente e il direttore sportivo del Settore Giovanile, David Bassi.

La Voce dell'AIA

Ospiti d'eccezione i rappresentanti della Sezione AIA di Arezzo, guidati dal presidente Sandro Sarri, accompagnato da Andrea Sandroni, Lorenzo De Robertis, Flavio Barbetti e Simone Ghiandai. L'autorevole delegazione arbitrale ha potuto spiegare direttamente ad allenatori, giovani calciatori e, soprattutto, ai genitori, le dinamiche e le difficoltà del ruolo di arbitro.

Il confronto è stato serrato ma estremamente sereno e partecipativo. I massimi dirigenti arbitrali hanno sottolineato un punto fondamentale: anche l'arbitro è un ragazzo, un giovane che sta crescendo e imparando, esattamente come gli atleti in campo. L'invito, chiaro e accorato, è stato rivolto in particolar modo alle tribune: i genitori devono mantenere la consapevolezza che il loro ruolo è quello di sostenere e non di giudicare o criticare aspramente l'operato del direttore di gara.