Dalla Mossa all'Imprevisto: Come Tronconi e Calderini hanno Gestito Rondinella-Sangiovannese
️ La Partita a Scacchi degli Allenatori: Tronconi vs. Calderini nell'Arena del "Due Strade"
L'emozionante 3-2 tra Rondinella Marzocco e Sangiovannese non è stato solo uno spettacolo di gol e occasioni, ma anche una vera e propria battaglia tattica tra i due allenatori, Stefano Tronconi per i padroni di casa e Stefano Calderini per gli ospiti. L'analisi della gestione della partita svela le scelte, i rischi e le risposte che hanno indirizzato il risultato finale.
🟢 L'Approccio di Tronconi (Rondinella): Solida Base e Attacco Costante
Mister Stefano Tronconi è noto per prediligere un calcio organizzato e aggressivo. Schierando il suo abituale 3-5-2, ha cercato di sfruttare la superiorità numerica e la densità a centrocampo per controllare il possesso e innescare i suoi terminali offensivi, Polo e Massai (o Bencini).
Pressione Iniziale e Vantaggio: La Rondinella ha iniziato con l'intento di dettare il ritmo, dimostrando di non essere capolista per caso. Il vantaggio arrivato su rigore non è stato casuale, ma figlio di una pressione costante che ha costretto la difesa azzurra all'errore.
Gestione dell'Imprevisto: Il cambio forzato di Vezzi per Bencini all'8' non ha scalfito il piano gara. L'ingresso di Bencini ha mantenuto alto il tasso tecnico e offensivo, confermando la profondità della rosa a disposizione di Tronconi.
Reazione Tattica al Pareggio: Dopo l'inatteso autogol del pareggio a fine primo tempo, e soprattutto dopo il clamoroso 1-2 di Castrovilli nella ripresa, Tronconi ha mostrato la sua mentalità vincente. Invece di scomporsi, ha mantenuto l'impostazione offensiva, affidandosi alla spinta delle fasce (cruciale l'assist da calcio d'angolo sul 2-2 di Ricchi, subentrato a Mazzolli) e alla fisicità di Polo, vero e proprio ariete d'area.
La Mossa Decisiva: L'assalto finale, sebbene rischioso, è stato calcolato. La fiducia nel 3-5-2, capace di trasformarsi in un 3-4-3 molto offensivo, ha permesso di mettere sotto pressione costante la difesa azzurra. Il gol vittoria al 45' di Zellini, un difensore proiettato in avanti, è la perfetta sintesi della volontà di Tronconi di non accontentarsi del pari in casa.
La Risposta di Calderini (Sangiovannese): Coraggio e Modularità
Mister Stefano Calderini ha dovuto affrontare la capolista con l'obiettivo primario di rilanciare i suoi. La mossa più significativa è stata l'abbandono temporaneo di un modulo difensivo tradizionale in favore di un 4-3-3 (o 4-3-2-1), dettato dall'assenza di Manes ma inteso a dare maggiore libertà e ampiezza al tridente offensivo Castrovilli, Fiaschi e Borri.
L'Assetto Iniziale e la Sorpresa: La difesa a quattro, con Ferrante e Diallo/Perin laterali, ha cercato di dare più solidità centrale pur sapendo di rischiare sulle fasce, spesso attaccate dai quinti della Rondinella. In avanti, l'idea era sfruttare le ripartenze veloci.
Momenti Chiave e Flessibilità: Nonostante le difficoltà iniziali e il rigore subito, la squadra non si è disunita. L'episodio dell'autogol è stato un premio alla caparbietà e alla pressione costante degli esterni offensivi.
La Gestione del Vantaggio (e l'Errore): Il momento più alto della gestione Calderini è stato il ribaltamento del punteggio con il gol di Castrovilli. A quel punto, l'obiettivo tattico si è spostato sulla difesa del risultato. L'inserimento di Gori al posto di Falugiani (un cambio volto forse a mettere forze fresche a centrocampo per reggere l'urto) non è però bastato a contenere l'onda d'urto della Rondinella.
Il Crollo Finale: La Sangiovannese ha dimostrato di non riuscire a reggere l'intensità e i ritmi imposti dalla Rondinella dopo il pari. Il 2-2 su calcio d'angolo ha dimostrato una fatica fisica e mentale nel gestire le situazioni da palla inattiva e il pressing asfissiante dei locali. Nonostante l'eroica prestazione del portiere Barberini, la squadra di Calderini ha subito il gol decisivo nel finale, evidenziando forse la necessità di una maggiore cinismo o di cambi più orientati alla protezione del risultato negli ultimi minuti.
️ Conclusioni Tattiche
Il match è stato vinto da Tronconi grazie alla costanza offensiva e alla mentalità da capolista. La Rondinella, pur subendo due reti, non ha mai smesso di attaccare e ha trovato le risorse in panchina e nella sua arma più letale, Polo (doppietta), per ribaltare l'inerzia del gioco.
Calderini ha dimostrato coraggio nel cambiare modulo e ha quasi ottenuto il massimo, ma la sua Sangiovannese è crollata nei momenti cruciali della ripresa, non riuscendo a gestire la pressione della Rondinella, pagando forse un leggero calo fisico o una minore capacità di "sporcare" la partita nel finale.
