Tavernelli fa esplodere il "Città di Arezzo"

Un gol del numero 21 decide il match contro il Forlì e sancisce un debutto vincente per la squadra di mister Bucchi.
26.08.2025 10:15 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: La Redazione di Sport a Km 0
 Tavernelli fa esplodere il "Città di Arezzo"

L'Arezzo di Bucchi, analisi tecnica: il 4-3-3 e le sue sfumature

AREZZO - L'esordio stagionale dell'Arezzo ha messo in mostra un sistema di gioco ben definito, il 4-3-3, che è ormai un marchio di fabbrica del tecnico Cristian Bucchi. La vittoria contro il Forlì, seppur sofferta, ha offerto diversi spunti interessanti per un'analisi tattica più approfondita.

La difesa a quattro: Gilli-Chiosa e gli esterni in spinta

Il pacchetto arretrato dell'Arezzo si è schierato con Gilli e Chiosa a formare una coppia di centrali solida e complementare. Gilli, dotato di ottime capacità nel gioco aereo, ha saputo farsi valere in entrambe le aree di rigore, come dimostrato dalla sua pericolosa incornata nel primo tempo. Chiosa, invece, ha mostrato una maggiore propensione all'impostazione, cercando spesso la verticalizzazione per innescare i centrocampisti o gli attaccanti.

Sulle fasce, Renzi a destra e Righetti a sinistra hanno svolto un ruolo cruciale, dimostrandosi elementi di spinta costanti e capaci di supportare la manovra offensiva. La loro sovrapposizione ha spesso creato superiorità numerica e opzioni di passaggio aggiuntive per i compagni, come testimoniato dall'azione sulla fascia sinistra che ha portato a una delle occasioni più pericolose per l'Arezzo. L'unico momento di incertezza è stato quando sono stati presi in controtempo dalle veloci ripartenze avversarie, ma nel complesso la difesa ha saputo reggere l'urto.

Il centrocampo: Iaccarino metronomo e i due interni in pressione

Il fulcro del gioco amaranto è stato indubbiamente il centrocampo a tre, con Iaccarino nel ruolo di playmaker davanti alla difesa. Il suo compito era quello di dettare i tempi di gioco, smistare il pallone e recuperare palla con aggressività. Iaccarino ha interpretato il ruolo con personalità, prendendo confidenza con il match e mostrando una visione di gioco che ha permesso alla squadra di costruire azioni pericolose.

Ai suoi lati, Mawuli e Chierico hanno agito da interni, con il compito di dare dinamismo e intensità. I due hanno lavorato instancabilmente sia in fase di non possesso, aggredendo i portatori di palla avversari, che in fase di possesso, cercando gli inserimenti senza palla per dare una mano agli attaccanti. La loro capacità di pressing alto ha spesso messo in difficoltà il Forlì, costringendolo a commettere errori.

L'attacco: Ravasio punta centrale e il supporto dagli esterni

In avanti, il tridente offensivo si è mosso con fluidità. Ravasio ha agito da centravanti, fungendo da punto di riferimento e cercando di dialogare con gli esterni. La sua presenza fisica ha creato spazi e ha permesso a Pattarello e Tavernelli di muoversi liberamente sulle fasce e di tagliare verso il centro.

Proprio Tavernelli è stato l'uomo della partita. Schierato sull'esterno, ha sfruttato al meglio la sua rapidità e la sua capacità di leggere le situazioni di gioco. Il gol vittoria, nato da un suo guizzo su un errore della difesa avversaria, è la perfetta sintesi delle sue qualità. Anche Pattarello ha mostrato spunti interessanti, con la sua tecnica e la sua capacità di creare superiorità numerica, mettendo in difficoltà la difesa del Forlì con i suoi dribbling e i suoi cross.