... con Emanuele Conti, portiere Lornano Badesse Calcio

CONTI, IL GUASCONE BIANCAZZURRO: “MERITIAMO DI PIÙ, MA C’È TUTTO PER FARE BENE”
10.11.2021 21:31 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Ufficio Stampa Lornano Badesse
... con Emanuele Conti, portiere Lornano Badesse Calcio

Le sue pallonate a cercare malcapitati di turno, sono ormai storia all’interno del Lornano Badesse Calcio. Quanto la sua panda azzurra parcheggiata quasi dentro gli spogliatoi. Poi c’è la sostanza, a tonnellate, perché quando Emanuele Conti mette da parte il suo lato goliardico, la musica cambia. Portiere straordinario e incubo per i rigoristi, il meglio però forse riesce a darlo fuori dai pali. Da primo tifoso per i suoi compagni e leader indiscusso dello spogliatoio biancazzurro

Emanuele, un altro pareggio ma con tanti rimpianti. Quanto rammarico c’è?
“Abbiamo fatto una grande prestazione e creato tante occasioni. E’ difficile accettare di non aver portato a casa i 3 punti dopo una partita del genere. Guardo però a quello che stiamo facendo e vedo una squadra che entra sempre in campo per vincere. Ora lo vogliamo fare davvero”.

Come portiere te hai una visione privilegiata. Che te ne sembra della squadra?
“Creiamo tante occasioni, ma siamo in un momento dove non gira. Bisogna stare tranquilli, cercare il giusto equilibrio e avere la determinazione di fare risultato pieno domenica”.

Il Cannara in fondo ha avuto anche il colpo del ko. Ti senti un eroe per la parata?
“Non esageriamo. Però per un portiere queste sono le partite più difficili, perché per novanta minuti non arriva un tiro e poi quando non te l’aspetti, ecco l’occasione. Personalmente sono stato bravo a rimanere concentrato e a farmi trovare pronto”.

Non facile soprattutto considerando l’alternanza con Siliberto. Che rapporto hai con lui?
“Buonissimo. Questo è il secondo anno che ci alleniamo insieme. E’ un ragazzo umile e bravo. Può diventare un grande portiere, ma sa bene che ogni giorni si deve allenare al massimo. Per il momento in campo è sembrato un over, invece ha solo 18 anni”.

Te invece sei un over e sei penalizzato dal sistema delle quote. Quanto ti pesa?
“Mi penalizza sicuramente. Vorrei avere più spazio per giocare, ma capisco che sia difficile per un allenatore, perché purtroppo deve sottostare a queste regole. Sono contento così però e quello che per me conta di più è farmi trovare pronto per aiutare la squadra”.

Sei ormai leader e beniamino del pubblico. Che significa per te?
“Sono stato contento di essere rimasto. Mi sento la responsabilità di trascinare i giovani e cerco di dare il massimo con l’esempio, per spronarli a non risparmiarsi mai”.

Sei anche l’uomo degli scherzi. In un gruppo i momenti goliardici quanto contano?
“Per noi è un lavoro, ma se si perde il sorriso quando ci alleniamo oppure la voglia di stare insieme, diventa tutto più difficile. Se fuori c’è sintonia, in campo le prestazioni ne risentono positivamente”.