... con MICHELE TERRAZZI UN BOMBER SENZA ETA’

12.05.2020 15:23 di Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Ufficio Stampa ASD Rassina
... con MICHELE TERRAZZI UN BOMBER SENZA ETA’

Compiuti da poco i 31 anni, Michele Terrazzi sembra non accusare il passare del tempo, visto che non ha mai perso la propria attitudine con il goal che lo fa essere il classico “bomber di lungo corso” che tutte le squadre vorrebbero avere. Anche a Rassina, nella corrente stagione, è stato decisivo in più di una occasione palesando ancora una volta doti tecniche che, specialmente in queste categorie, ma non solo, fanno la differenza. Stoppato , come il resto della squadra, dal coronavirus, Michele non ha ancora abbandonato l’idea di poter vedere concluso un campionato dove certamente il Rassina poteva ambire a pieno titolo a lottare per la promozione. A volte i sogni possono diventare piacevoli realtà e quello bianco verde di approdare per la prima volta in promozione, potrebbe anche avvenire anche se in tempi diversificati rispetto a quelli abituali. E’ quanto ovviamente si auspica bomber Terrazzi per festeggiare al meglio il proprio compleanno.

UN COMPLEANNO PARTICOLARE QUELLO CHE HAI FESTEGGIATO IN QUESTI GIORNI… “In effetti è stato u po’ diverso dagli altri perché a causa di questa situazione, ho dovuto limitare i festeggiamenti all’ambito di famiglia e con la mia ragazza . Speriamo che il prossimo anno sia differente anche perché significherebbe che la situazione è cambiata e che tutto è tornato alla normalità. Tengo comunque a precisare che il compleanno in famiglia non è stato poi così male”.

CI SONO STATI AUGURI PIU’GRADITI O CHE NON TI ASPETTAVI? “Diciamo che ne ho ricevuti tanti e che per me sono stati graditi allo stesso modo perché penso comunque che chi me li ha fatti volesse esprimermi il proprio affetto nei miei confronti e quindi sarebbe brutto esprimere maggior gradimento degli uni rispetto ad altri”.

COME STAI VIVENDO QUESTA ESPERIENZA CON IL CORONAVIRUS CHE HA MODIFICATO IL MODO DI RAPPORTARSI TRA LE PERSONE? “Ho vagato tra Arezzo dove convivo con la mia ragazza e Ciggiano dove abitano i miei genitori. Nella sostanza ho svolto una vita quasi normale anche se, ovviamente, il lavoro ne ha risentito visto che siamo stati fermi due mesi e di conseguenza mi sono dovuto adattare a questa nuova realtà che mi ha limitato anche nel contatto e nelle frequentazioni con i miei amici. Mi auguro che il peggio sia passato e che da ora in avanti, la situazione migliori”.

IL RASSINA ERA AL TOP PRIMA CHE SI FERMASSE IL CAMPIONATO. HAI RIMPIANTO PER QUANTO ACCADUTO? “Il rimpianto c’è perché stavamo facendo un campionato eccellente ed i risultati parlavano a favore nsotro. Purtroppo lo stop ci ha impedito di portare a compimento quello che volevamo. Siamo però rimasti concentrati e vogliosi di raggiungere quell’obbiettivo che era alla nostra portata anche se francamente non si sa come andrà a finire e cosa deciderà la lega dilettanti”.

SECONDO TE POTEVA ARRIVARE REALMENTE LA VITTORIA DEL CAMPIONATO? “Non possiamo dirlo con certezza perché il campionato era piuttosto equilibrato e nelle zone alte della classifica c’erano tre, quattro squadre nel giro di pochi punti e con sei partite da giocare e qualche scontro diretto in programma, tutto era ancora da definire. A mio parere , visto che eravamo in forte ascesa e si veniva da sette partite utili consecutive, se si rimaneva concentrati, la situazione poteva evolvere a nostro favore e questo ovviamente rimane in essere anche qualora la federazione decida di ultimare il campionato più avanti”.

A QUESTO PROPOSITO, HAI UNA IDEA DI COME ANDRANNO LE COSE PER LE SOCIETA’ DILETTANTI? “Francamente visto che in serie C è stato deciso di terminare il campionato con verdetti facenti riferimento alla classifica attuale prima della sospensione e che la serie B sembra intenzionata a procedere nella stessa direzione, mi pare improbabile che si possa portare a conclusione i campionati dilettanti perché vanno garantiti certi protocolli che le piccole società non possono permettersi per problemi di natura economica. Credo quindi ci siano pochi margini per la ripartenza della stagione 2019/2020 e che si andrà direttamente a quella successiva con modalità tutte da stabilire in funzione della situazione sanitaria che ha la priorità su quella sportiva”.

QUALI SONO LE TUE PRIORITA’ CALCISTICHE PER IL FUTURO? “Diciamo che a Rassina sto bene ed è una società dove si può fare calcio ad un buon livello sia tecnico che organizzativo. Ancora direi che è prematuro dire cosa farò la prossima stagione ma potrebbero esserci concrete possibilità di vedermi ancora con la maglia bianco verde per contribuire a portare avanti un progetto importante ed ambizioso”.