Rimini, un segno meno che vale più undici: l'Arezzo sfida l'orgoglio del "Neri"

Rimini, la forza della reazione: l'avversario dell'Arezzo è un'incognita piena di stimoli
Sarà il Rimini ad ospitare la capolista Arezzo in un anticipo di campionato che si preannuncia tutt'altro che scontato. Nonostante la classifica dica ultimo posto con -4 punti per i biancorossi, a causa di una penalizzazione di 11 punti che ha azzerato l'inizio di stagione, i ragazzi di mister D'Alesio hanno dimostrato una grande capacità di reazione e sono reduci da un successo esterno che ha portato morale e convinzione.
Uno stato di forma in crescita: dal caos alla vittoria esterna
Il percorso del Rimini in questo avvio di stagione (due vittorie, un pareggio e quattro sconfitte) è stato inevitabilmente condizionato dalla pesante penalizzazione. Un macigno che, tuttavia, sembra aver forgiato un gruppo capace di trovare la forza nelle avversità. L'ultima vittoria, un 2-1 in casa del Pineto, è la conferma di uno stato di forma in netta ascesa, che ha visto i romagnoli conquistare la loro seconda vittoria in otto giorni, con in mezzo solo la beffarda sconfitta esterna a Guidonia Montecelio.
La prestazione in Abruzzo è stata un'iniezione di fiducia. I biancorossi sono partiti in modo aggressivo, chiudendo il primo quarto d'ora di gioco avanti di due reti grazie ai gol di Longobardi (bomber del momento) e Piccoli. Nonostante il ritorno del Pineto nella ripresa, il Rimini ha mostrato solidità difensiva e carattere, riuscendo a contenere gli attacchi avversari, anche grazie ad un pizzico di fortuna (una traversa e un rigore sventato dal F.V.S. inesistente, chiesto in campo da Longobardi che sapeva di aver toccato il pallone).
La gestione di D'Alesio: coraggio e "linea verde"
Il tecnico del Rimini, D'Alesio, sta gestendo la squadra con una filosofia chiara: coraggio e fiducia nei giovani. Il successo sul Pineto è emblematico: l'allenatore ha terminato la partita con il solo secondo portiere in panchina e tre elementi della Primavera in campo (Fabbri, Camiciottoli e Rubino), oltre ad altri giovanissimi.
Questa "linea verde" è un'arma a doppio taglio: da un lato, l'entusiasmo e la voglia di dimostrare dei ragazzi, dall'altro, l'inesperienza in momenti di pressione. D'Alesio, però, sembra aver trovato la quadra, schierando una squadra che non si scompone, parte forte e combatte su ogni pallone, anche a costo di sacrificare l'esperienza. L'episodio del rigore non concesso, con Longobardi che ha avuto la lucidità di giocarsi la "card" del FVS, è il segnale di una squadra che, pur giovane, è attenta e determinata.
Punti di forza e motivazioni: l'orgoglio del "Neri"
L'inizio fulminante: Il Rimini ha dimostrato di saper approcciare le partite con grande intensità, come testimoniato dai due gol segnati nei primi 13 minuti contro il Pineto.
Longobardi e Piccoli: I due marcatori dell'ultima gara rappresentano l'attuale potenziale offensivo, con Longobardi che si sta rivelando un finalizzatore efficace.
Lo Spirito di Sacrificio: La rosa, fortemente votata al "verde", supplisce alla mancanza di esperienza con un grande spirito di sacrificio e la voglia di onorare la maglia, essenziale per affrontare un campionato in salita.
Le Motivazioni per l'Arezzo
Affrontare l'Arezzo, capolista, è sulla carta un impegno proibitivo, ma è proprio questo che lo rende l'occasione perfetta per il Rimini.
L'Orgoglio della Rivalsa: Il pubblico del "Neri" e la necessità di scalare la classifica saranno la benzina per i biancorossi.
La Prova del Nove: Battere la prima della classe darebbe una svolta emotiva e di percezione al campionato del Rimini, dimostrando che la squadra può lottare per posizioni ben diverse dall'ultima.
Continuità Positiva: Sfruttare la "bella iniezione di fiducia" data dalla vittoria di Pineto per aprire una striscia di risultati convincenti e annullare, almeno in parte, la penalizzazione in campo.
In sintesi, l'Arezzo si troverà di fronte un Rimini in emergenza ma non in crisi, una squadra giovane, affamata e reduce da un successo che ha ricaricato le batterie. La capolista dovrà affrontare non solo undici avversari in campo, ma anche la loro feroce voglia di riscatto e il desiderio di dimostrare di valere molto di più di quel che dice la classifica.
Credit Foto Andrea Iommarini